Cassa di risparmio (Savings)

Tipologia di azienda di credito abrogata in seguito all’introduzione del T.U. bancario (D.Lgs. 385/93), che ha apportato la completa despecializzazione (v. Despecializzazione bancaria) operativa, temporale e istituzionale del sistema creditizio. Le Casse di risparmio erano istituti che si proponevano di raccogliere depositi a titolo di risparmio e di trovare ad essi un conveniente collocamento.
Le Casse di risparmio oltre ad esercitare il credito ordinario, potevano raccogliere risparmio a medio termine attraverso l’emissione di buoni fruttiferi o con l’accensione di conti di deposito nei limiti fissati dagli statuti; per quanto riguarda gli impieghi, gli statuti potevano consentire l’erogazione di mutui o conti correnti con ipoteca a privati o mutui a enti morali; inoltre, le Casse potevano concedere mutui ai Comuni ed alle Province, con le garanzie ed i privilegi previsti per la Cassa depositi e prestiti (v.).
Gli utili dell’attività delle Casse di risparmio erano destinati (conformemente allo scopo non lucrativo di tali enti) per cinque decimi alla formazione ed all’aumento di una massa di rispetto, e per il rimanente ad opere di beneficienza e di pubblica utilità.

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