Dottrina sviluppatasi nel secolo XVIII prevalentemente in Germania e Austria.
Il francese De la Mare è stato l’autore di un primo e fondamentale Traité de la police.
Per gli scrittori del Settecento il termine polizia corrispondeva ad amministrazione interna, riferita ad ogni attività di governo.
Secondo lo Stato di polizia vi è la comune felicità (bonum commune) dei sudditi che è il fine supremo dello Stato.
Il governo deve attuare la sicurezza e il benessere del popolo.
Il monarca infatti deve proteggere i suoi sudditi da minacce esterne, creare e mantenere strutture militari idonee alla difesa del territorio, assicurare l’equilibrio e la pace mediante un’oculata politica di alleanze internazionali e controllare con ambasciatori ed informatori, le mosse dei potenziali nemici.
L’attività di polizia serve a garantire la sicurezza interna, deve essere efficace, rapida, uniforme e certa nelle decisioni e nelle esercitazioni.