Approvazione del Piano stralcio per la sicurezza idraulica del medio e basso corso del bacino del fiume Piave, adottato dal Comitato istituzionale dell’autorita’ di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione.
Aggiornamento offerto dal dott. Domenico Cirasole.
Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 23 del 29-1-2010
IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Vista la legge 23 agosto 1988, n. 400, e successive modificazioni; Vista la legge 14 gennaio 1994, n. 20; Visto l’art. 87, del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; Visto il proprio decreto in data 10 aprile 2001, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 104 del 7 maggio 2001; Vista la legge 18 maggio 1989, n. 183, recante «Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo» e successive modifiche ed integrazioni; Visti in particolare l’art. 4, comma 1, e gli articoli 17 e 18, della legge 18 maggio 1989, n. 183, concernenti le modalita’ di approvazione dei piani di bacino nazionali; Visto in particolare l’art. 17, comma 6-ter, della legge 18 maggio 1989, n. 183, che prevede che i piani di bacino idrografico possono essere redatti ed approvati anche per sottobacini o per stralci relativi a settori funzionali; Vista la legge 31 luglio 2002, n. 179; Considerato che, in base a quanto stabilito dall’art. 5, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 22 marzo 1974, n. 381, come sostituito dall’art. 2, del decreto legislativo 11 novembre 1999, n. 463, per le province autonome di Trento e di Bolzano il Piano generale di utilizzazione delle acque pubbliche vale anche quale Piano di bacino di rilievo nazionale; Visto il decreto legislativo del 3 aprile 2006, n. 152, recante «Norme in materia ambientale»; Visto il decreto-legge 12 maggio 2006, n. 173, convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2006, n. 228, che proroga l’entrata in vigore della parte seconda del citato decreto legislativo n. 152 del 2006; Visto il decreto legislativo dell’8 novembre 2006, n. 284, recante «Disposizioni correttive e integrative del decreto legislativo del 3 aprile 2006, n. 152» che ha prorogato le Autorita’ di bacino, di cui alla legge n. 183 del 1989; Visto l’art. 1, commi 1 e 2, del decreto-legge del 30 dicembre 2008, n. 208, recante «Misure straordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell’ambiente»; Vista la legge 27 febbraio 2009, n. 13, che, nelle more della costituzione dei distretti idrografici, proroga le Autorita’ di bacino fino all’entrata in vigore del D.P.C.M. di cui al comma 2, dell’art. 63, del d.lgs. n. 152/2006; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 10 agosto 1989, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 203 del 31 agosto 1989, recante la costituzione dell’Autorita’ di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione; Considerata la delibera n. 1, del 5 febbraio 2001, con la quale il Comitato istituzionale dell’Autorita’ di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione, ha adottato, ai sensi dell’art. 18, comma 1, della legge 18 maggio 1989, n. 183, come integrata dall’art. 12, della legge 4 dicembre 1993, n. 493, il «Progetto di piano stralcio per la sicurezza idraulica del medio e basso corso del bacino del fiume Piave»; Considerato l’avviso di adozione di tale progetto, che, ai sensi dell’art. 18, comma 3, della legge 18 maggio 1989, e’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 86 del 12 aprile 2001, nel Bollettino ufficiale della regione autonoma Friuli-Venezia Giulia n. 16 del 18 aprile 2001 e nel Bollettino ufficiale della regione del Veneto n. 36 del 20 aprile 2001; Considerato che, ai sensi dell’art. 18, comma 1, lettera b), della legge n. 183 del 1989, le componenti del Piano di cui trattasi sono di interesse della regione del Veneto, ricadendo il bacino del Piave solo marginalmente all’interno delle regioni autonome Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia, come stabilito con del. C.I. 5/2008 dell’Autorita’ di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione; Considerato, altresi’, che ai sensi dell’art. 18, comma 6, della legge 18 maggio 1989, n. 183, il progetto di piano stralcio succitato con i relativi elaborati, e’ stato depositato presso le sedi delle regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto, le province autonome di Bolzano e Trento, e le province di Belluno, Pordenone, Treviso e Venezia, nonche’ presso la sede della Segreteria tecnica dell’Autorita’ di bacino ed e’ stato disponibile per la visione e consultazione per quarantacinque giorni dalla pubblicazione dell’avvenuta adozione nella Gazzetta Ufficiale; Considerato altresi’ che, ai sensi dell’art. 18, comma 6, della legge n. 183 del 1989, sono state costituite, per quarantacinque giorni dalla pubblicazione dell’avvenuta adozione del progetto di Piano, le sedi di consultazione presso le regioni e le province territorialmente interessate e che, decorso tale termine, nei quarantacinque giorni successivi sono state presentate osservazioni sul progetto di Piano; Considerato che, scaduto tale termine, nei quarantacinque giorni successivi sono state presentate alla regione del Veneto, osservazioni sul progetto di Piano come previsto dall’art. 18, comma 8, della legge 18 maggio 1989; Vista la delibera del Consiglio regionale Veneto n. 20, del 27 febbraio 2007, con la quale e’ stato approvato il parere sul suddetto progetto di Piano, formulando in merito alcune osservazioni riguardanti la fase programmatica e le norme di attuazione da sottoporre all’esame del Comitato tecnico dell’Autorita’ di bacino; Visto il parere n. 26 del 10 novembre 2008 del Comitato tecnico, con il quale sono state esaminate le controdeduzioni e proposti gli emendamenti al progetto di Piano proposti dalla regione del Veneto; Vista la delibera del Comitato istituzionale del 15 dicembre 2008, n. 5, con la quale, ai sensi del comma 10, dell’art. 18, della legge n. 183/1989, il Comitato stesso, tenendo conto delle osservazioni e dei pareri sopra richiamati, ha adottato il piano stralcio in oggetto; Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella riunione del 2 ottobre 2009; Sulla proposta del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare; Decreta: Art. 1 E’ approvato il «Piano stralcio per la sicurezza idraulica del medio e basso corso del bacino del fiume Piave», adottato dal Comitato istituzionale dell’Autorita’ di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione con delibera n. 5 del 15 dicembre 2008. Il piano si compone degli elaborati di seguito specificati che fanno parte integrante del presente decreto: tavola 1: carta del reticolo idrografico; tavola 2: individuazione dei possibili interventi di laminazione delle piene e di ricalibratura, ed in particolare: tavola 2.1 – studio di fattibilita’ di opere per la laminazione delle piene in localita’ Falze’; tavola 2.2 – studio di fattibilita’ di opere per la laminazione delle piene in localita’ Grave di Ciano; tavola 2.3 – studio di fattibilita’ di opere per la laminazione delle piene in localita’ Spresiano; tavola 2.4 – studio di fattibilita’ di opere per la laminazione delle piene in localita’ Papadopoli; tavola 2.5 – studio di fattibilita’ di opere per la laminazione delle piene in localita’ Ponte di Piave; tavola 2.6 – studio di fattibilita’ della ricalibratura dell’alveo nel tratto San Dona’ di Piave-mare; tavola 3 – rappresentazione descrittiva delle casse di espansione in localita’ Ponte di Piave; tavola 4. – le unita’ fisiografiche – inquadramento generale; tavola 4.1 – tipologia dei possibili interventi di escavazione – unita’ fisiografica n. 1 – Alto Piave; tavola 4.2 – tipologia dei possibili interventi di escavazione – unita’ fisiografica n. 3 – Mae’ a monte della diga di Pontesei; tavole 4.3, 4.4, 4.5, 4.6 – tipologia dei possibili interventi di escavazione – unita’ fisiografica n. 4 – Piave tra Pieve di Cadore e Soverzene; tavola 4.7 – tipologia dei possibili interventi di escavazione – unita’ fisiografica n. 5 – Piave tra Soverzene e Busche; tavola 4.8 – tipologia dei possibili interventi di escavazione – unita’ fisiografica n. 6 – Cordevole a monte di Alleghe; tavole 4.9, 4.10 – tipologia dei possibili interventi di escavazione – unita’ fisiografica n. 8 – Cordevole a valle di Alleghe; tavole 5.1, 5.2, 5.3, 5.4, 5.5, 5.6, 5.7 – aree interarginali (art. 4 delle norme di attuazione); – relazione tecnica costituita da: premesse; fase conoscitiva; fase propositiva; fase programmatica; norme di attuazione del piano; atti tecnico-amministrativi; bibliografia.
Art. 2
Il presente decreto e gli allegati di cui all’art. 1 sono
depositati presso il Ministero dell’ambiente e della tutela del
territorio e del mare – Direzione generale per la difesa del suolo –
nonche’ presso la sede dell’Autorita’ di bacino dei fiumi Isonzo,
Tagliamento, Livenza, Piave, Brenta-Bacchiglione.
Gli elaborati di tale piano sono altresi’ disponibili sul sito web
dell’Autorita’ di bacino dei fiumi Isonzo, Tagliamento, Livenza,
Piave, Brenta-Bacchiglione, al seguente indirizzo: www.adbve.it
Il presente decreto, previa registrazione da parte dei competenti
organi di controllo, sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana e, a cura delle Regioni territorialmente
competenti, nei rispettivi Bollettini ufficiali.
Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo a quello
della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
Roma, 2 ottobre 2009
Il Presidente: Berlusconi
Il Ministro dell’ambiente
e della tutela del territorio e del mare
Prestigiacomo
Registrato alla Corte dei conti il 27 novembre 2009
Ufficio di controllo atti Ministeri delle infrastrutture ed assetto
del territorio, registro n. 9, foglio n. 276
Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.
Fonte: http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=1&datagu=2010-01-29&task=dettaglio&numgu=23&redaz=10A00840&tmstp=1265008577850