Si tratta di accordi di associazione stipulati a seguito della conferenza euromediterranea di Barcellona cioè di collaborazione tra l’Unione europea e 12 Stati del mediterraneo e del medio oriente : Algeria, Marocco, Cipro, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Malta, Siria, Tunisia, Turchia, e Palestina.
Tali accordi di associazione, firmati per un periodo di tempo illimitato, si prefiggono l’ambizioso obiettivo di instaurare entro il 2010 un’area di libero scambio fra le parti.
Gli elementi principali ed essenziali dei nuovi accordi euromeditteranei sono:
— il rispetto dei principi democratici e diritti fondamentali dell’uomo;
— un dialogo politico basato su tutte le materie di interesse comune come la pace, la sicurezza e lo sviluppo regionale;
— la libera circolazione delle merci per un periodo transitorio al massimo di 12 anni dall’entrata in vigore dell’accordo; per la quasi totalità dei prodotti industriali provenienti dall’Unione gli accordi prevedono l’esenzione doganale e per i prodotti agricoli delle facilitazioni e il riesame della situazione nell’anno 2000;
— una cooperazione economica per tutti i settori di politica macroeconomica e una collaborazione in materia di energia, ambiente e turismo,
— la cooperazione sociale e culturale rivolta alla promozione del ruolo della donna e al rispetto delle diverse culture;
— la cooperazione finanziaria secondo il programma MEDA
— un consiglio di associazione, che prevede incontri a livello ministeriale fra i rappresentanti dell’Unione e i rappresentanti dei paesi mediterranei firmatari.
Sono stati conclusi 5 accordi euromediterranei.
Non possono essere stipulati degli accordi con Malta e Cipro , cioè paesi candidati all’adesione e firmatari di un vecchio accordo di cooperazione, e la Turchia con la quale è già in vigore un accordo per la costituzione di una unione doganale .
Sono in corso trattative per associare anche la Libia al progetto di cooperazione euromediterraneo.