Scambio di una prestazione attuale con una prestazione futura tra due soggetti: il creditore, che trasferisce beni, servizi o denaro (prestazione attuale), e il debitore, il quale assume l’impegno del pagamento dei beni o della restituzione del denaro a scadenza (prestazione futura).
Il credito si basa sulla fiducia che il creditore nutre nei confronti del debitore.
In relazione alla scadenza, il credito può essere a breve termine (fino a l2 mesi), a medio termine (fino a 5 anni), a lungo termine (fino a 10 anni).
A seconda del soggetto cui è stato concesso, si distingue in credito:
— alla produzione, concesso all’impresa (v.) per finanziare l’acquisto di impianti, attrezzature, materie prime ecc. A sua volta esso si distingue in:
— industriale, destinato ad imprese industriali per i loro programmi di investimento (v.);
— mercantile, consistente in dilazioni di pagamento che l’impresa venditrice concede a quella acquirente o in anticipi che l’impresa acquirente concede a quella venditrice;
— al consumo (v.).
Si parla, inoltre, di credito chirografario in relazione a quel credito basato su una scrittura privata e quindi non assistito dalla specifica garanzia. Esso si contrappone al credito privilegiato che è, invece, assistito da cause di prelazione.
Una ulteriore distinzione è quella tra credito diretto e indiretto: il primo è quello concesso senza l’intervento di intermediari, che sorge, quindi, direttamente tra creditore e debitore; il secondo, invece, è concesso con l’intervento di intermediari, i quali costituiscono il cosiddetto sistema creditizio (v. Banca).