Si tratta di una Istituzione della CECA con potere esecutivo e normativo nei confronti degli Stati membri, delle imprese e delle associazioni delle imprese di produzione e di distribuzione di prodotti carbosiderurgici.
L’Alta autorità è formata da 9 componenti nominati dagli Stati membri e inizialmente presieduta da Jean Monnet .
In seguito è stata incorporata nella Commissione a seguito della firma del Trattato sulla fusione degli esecutivi del 1965, con effetto dal luglio 1967.
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ALFA (Amérique latine formation académique – Formazione accademica in America latina)
Nel settore della formazione accademica è un programma di formazione che promuove la cooperazione tra l’Europa e 18 paesi dell’America Latina.
In questo modo si migliora il potenziale scientifico, accademico e tecnologico dell’America Latina.
Il programma usa delle reti fra istituti d’istruzione universitaria europei e latino-americani, svolgendo attività accademiche comuni e rendendo agevole la mobilità degli studenti universitari e dei ricercatori.
Due sono i sottoprogrammi:
1) la formazione tecnico scientifica, con attività di preparazione e di aiuto, piani di studio nella formazione avanzata e nella formazione complementare ed attività di elaborazione di progetti di ricerca comune.
2) la gestione istituzionale, cioè lo sviluppo e l’adeguamento strutturale delle università attraverso il miglioramento della gestione accademica ed amministrativa, l’armonizzazione dei piani di studio, il riconoscimento dei titoli di studio, il miglioramento per quanto riguarda la funzione d’insegnamento, valutazione e controllo della qualità istituzionale.
Vi son anche azioni finalizzate alla cooperazione fra il mondo universitario ed il mondo imprenditoriale;
Al Invest
Programma comunitario che favorisce la coollaborazione industriale fra le PMI europee e quelle dell’America Latina.
Ciò avviene attraverso il potenziamento della rete di Eurosportelli in America Latina e la promozione di iniziative monosettoriali di partenariato.
Un budget pari a 41 milioni di euro è stato staziato nel 1995-2000.
I consulenti della rete BC-NET o della rete BRE forniscono i nomi delle imprese latino-americane alle imprese europee per la collaborazione.
Aiuti di Stato alle imprese (State aid to enterprises)
Il trattato CE prevede le regole per le imprese che impediscono comportamenti anticoncorrenziali e le norme in materia di concorrenza dirette più specificatamente agli Stati membri.
L’ artt. 87 a 89 stabiliscono il principio della illegittimità degli aiuti pubblici alle imprese.
L’impresa che beneficia dell’aiuto è in una posizione di vantaggio rispetto ai concorrenti.
Le disposizioni del trattato prevedono l’esigenza che la concorrenza non venga falsata da interventi statali, e vengono incontro a talune esigenze strutturali della politica economica interna.
Gli aiuti che possano essere erogati dagli Stati, previo accordo della Commissione sono:
1)— gli aiuti che sono destinati a favorire lo sviluppo economico delle regioni meno sviluppate, o che permettono lo sviluppo di un importante progetto di interesse europeo.
2)— gli aiuti per le polazioni con danni arrecati dalle calamità naturali e quelli, a carattere sociale, concessi a singoli consumatori.
La commissione controlla gli aiuti degli Stati alle imprese nel seguente modo:
1) controllo successivo e permanente per gli aiuti esistenti, 2) controllo preventivo per i progetti.
Quando lo Stato interessato non ottempera all’obbligo di stand still, la Commissione o qualsiasi altro Stato interessato, può riferirlo direttamente la Corte di Giustizia.
La Commissione ha stabilito che gli aiuti degli Stati devono:
1) avere una prospettiva comunitaria;
2) devono rendere le imprese capaci di affrontare il mercato in base ai propri mezzi;
3) essere proporzionali alla gravità dei problemi da risolvere;
4) essere temporanei e finire una volta raggiunto l’obiettivo.
La Commissione ha individuato e disciplinato tre principali tipi di aiuti degli Stati alle imprese:
1) gli aiuti regionali, cioè ad una determinata area geografica, che non presentano cioè specificità settoriale;
2) gli aiuti settoriali, cioè concessi ad un determinato settore in considerazione delle difficoltà economica;
3) gli aiuti generali, cioè senza specificità regionale o settoriale. Essi vengono concessi in maniera generica ad imprese in crisi con lo scopo dell’incentivazione.
Quest’ultima categoria di aiuti è incompatibile col mercato comune.
La Commissione ha tuttavia previsto tali aiuti a condizione che gli Stati ne rendano più agevole il controllo, che avviene inserendo gli aiuti generali in programmi regionali o settoriali.