ORDINANZA DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 16 dicembre 2009 Ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti urbani, nel territorio della provincia di Palermo.

Aggiornamento offerto dal dott. Domenico Cirasole.

Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 300 del 28-12-2009

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto l’art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225; Visto l’art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112; Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401; Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data 16 gennaio 2009, con il quale e’ stato dichiarato, ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225, fino al 31 dicembre 2009, lo stato di emergenza per lo smaltimento dei rifiuti urbani nel territorio della provincia di Palermo e nominato il Prefetto di Palermo Commissario delegato del Presidente del Consiglio dei Ministri; Visti l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 5 febbraio 2009, n. 3737, recante disposizioni urgenti per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti urbani nel territorio della provincia di Palermo, e l’art. 10 dell’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 17 giugno 2009, n. 3783; Visti i gravi episodi verificatisi nella citta’ di Palermo nel corrente anno connessi alla situazione emergenziale di cui alle precedenti premesse; Vista l’ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 giugno 2009, n. 3786, recante ulteriori disposizioni urgenti di protezione civile per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti urbani, nel territorio della provincia di Palermo; Ritenuto necessario assicurare la continuita’ e la corretta gestione del ciclo dei rifiuti nel rispetto della tutela della salute e delle matrici ambientali; Considerato che la persistente situazione emergenziale, relativa anche alla necessita’ di disporre tempestivamente delle occorrenti risorse finanziarie, deve essere fronteggiata mediante l’adozione di misure straordinarie finalizzate a garantire lo svolgimento dei servizi di gestione dei rifiuti e le attivita’ di smaltimento e collaterali in tema di igiene ambientale, senza soluzioni di continuita’; Viste le richieste del Sindaco di Palermo; Sentito il Ministero dell’economia e delle finanze; D’Intesa con la Regione siciliana; Su proposta del Capo del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Dispone: Art. 1 1. Per le finalita’ di cui in premessa il comune di Palermo e’ autorizzato, in deroga all’art. 5, comma 1, del decreto-legge 28 marzo 1997, n. 79, convertito dalla legge 28 maggio 1997, n. 140, a concedere, anche nel corso dell’anno 2009 e previa deliberazione della Giunta comunale, anticipazioni dei corrispettivi relativi all’anno 2010 dedotti nel contratto di servizio che esso intrattiene con la societa’ a totale partecipazione pubblica avente ad oggetto lo svolgimento di servizi di gestione dei rifiuti e le attivita’ di smaltimento e collaterali in tema di igiene ambientale. 2. L’anticipazione di cui al precedente comma 1 non puo’ eccedere il corrispettivo maturando per l’anno 2010 e le risorse finanziarie trasferite dal comune alla societa’ di cui al precedente comma 1 non possono essere oggetto di pignoramento o sequestro conservativo. 3. Per l’eventuale attivazione nel corso del 2009 dell’anticipazione di cui al precedente comma 1, che in questo caso non puo’ eccedere i due dodicesimi del corrispettivo relativo all’anno 2010, il comune di Palermo e’ autorizzato, previa deliberazione della giunta comunale, a contabilizzarla nel bilancio comunale al titolo II della parte spesa, sotto la voce «concessione di crediti». Conseguentemente, nel 2010 il comune di Palermo e’ autorizzato ad emettere il mandato di pagamento per erogare il corrispettivo dovuto alla societa’ per lo stesso anno e ad estinguerlo con commutazione in quietanza di entrata, contabilizzando l’importo sotto la voce «riscossione crediti». 4. Entro il termine del 31 dicembre 2009, nel caso di inadeguatezza delle previsioni degli stanziamenti di bilancio relativi ai capitoli di spesa e di entrata iscritti sotto le voci, rispettivamente, «concessione di crediti» e «riscossione crediti», il comune di Palermo e’ autorizzato a disporre, in deroga all’art. 175 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, le necessarie variazioni al bilancio di previsione con deliberazione della Giunta comunale. 5. Con deliberazione della Giunta comunale, da adottarsi entro il medesimo termine di cui al comma 4, il Comune di Palermo e’ autorizzato a disporre, in deroga all’art. 175 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, le variazioni al bilancio di previsione 2009 necessarie a preordinarvi le risorse finanziarie occorrenti all’acquisto degli autocompattatori destinati alla raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani. 6. Con deliberazione della Giunta comunale, da adottarsi entro il medesimo termine di cui al comma 4, il Comune di Palermo e’ autorizzato a disporre, in deroga al termine di cui all’art. 475, comma 9, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, le variazioni al piano esecutivo di gestione. La presente ordinanza sara’ pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Milano, 16 dicembre 2009 Il Presidente: Berlusconi

Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.

Fonte: http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=1&datagu=2009-12-28&task=dettaglio&numgu=300&redaz=09A15276&tmstp=1262160661734

DECRETO-LEGGE 30 dicembre 2009, n. 194 Proroga di termini previsti da disposizioni legislative.

Aggiornamento offerto dal dott. Domenico Cirasole.

Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 302 del 30-12-2009

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 77 e 87 della Costituzione;
Ritenuta la straordinaria necessita’ ed urgenza di provvedere alla
proroga di termini previsti da disposizioni legislative, al fine di
consentire una piu’ concreta e puntuale attuazione dei correlati
adempimenti;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 17 dicembre 2009;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri e del
Ministro per i rapporti con il Parlamento, di concerto con il
Ministro dell’economia e delle finanze;

E m a n a
il seguente decreto-legge:

Art. 1

Proroga di termini tributari, nonche’ in materia
economico-finanziaria

1. Le attivita’ finanziarie e patrimoniali detenute all’estero a
partire da una data non successiva al 31 dicembre 2008 possono essere
rimpatriate o regolarizzate, ai sensi dell’articolo 13-bis del
decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni,
dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, e successive modificazioni, fino
al 30 aprile 2010.
2. Per le operazioni di rimpatrio ovvero di regolarizzazione
perfezionate successivamente al 15 dicembre 2009 l’imposta di cui
all’articolo 13-bis del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78,
convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, e
successive modificazioni, si applica, secondo quanto stabilito dal
comma 2 del medesimo articolo 13-bis:
a) con un’aliquota sintetica del 60 per cento per le operazioni
di rimpatrio o di regolarizzazione perfezionate entro il 28 febbraio
2010;
b) con un’aliquota sintetica del 70 per cento per le operazioni
di rimpatrio o di regolarizzazione perfezionate dal 1° marzo 2010 al
30 aprile 2010.
3. All’articolo 12 del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78,
convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, e
successive modificazioni, dopo il comma 2 sono inseriti i seguenti:
«2-bis. Per l’accertamento basato sulla presunzione di cui al
comma 2, i termini di cui all’articolo 43, primo e secondo comma, del
decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600, e
successive modificazioni, e all’articolo 57, primo e secondo comma,
del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633,
e successive modificazioni, sono raddoppiati.
2-ter. Per le violazioni di cui ai commi 1, 2 e 3 dell’articolo 4
del decreto-legge 28 giugno 1990, n. 167, convertito, con
modificazioni, dalla legge 4 agosto 1990, n. 227, e successive
modificazioni, riferite agli investimenti e alle attivita’ di natura
finanziaria di cui al comma 2, i termini di cui all’articolo 20 del
decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472, sono raddoppiati.».
4. Al fine di tener conto degli effetti della crisi economica e dei
mercati, in deroga all’articolo 1, comma 1, secondo periodo, del
decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1999, n. 195, per
gli anni 2009 e 2010 il termine entro il quale gli studi di settore
devono essere pubblicati nella Gazzetta Ufficiale e’ fissato
rispettivamente al 31 marzo 2010 ed al 31 marzo 2011.
5. All’articolo 1, comma 120, della legge 24 dicembre 2007, n. 244,
le parole: «31 dicembre 2009» sono sostituite dalle seguenti: «31
dicembre 2010».
6. All’articolo 42, comma 2, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n.
207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n.
14, le parole: «gennaio 2010» sono sostituite dalle seguenti:
«gennaio 2011 previa sperimentazione, a partire dall’anno 2010, con
modalita’ stabilite di concerto tra l’Agenzia delle entrate e
l’Istituto nazionale della previdenza sociale».
7. Il termine di novanta giorni previsto nei casi di omessa
presentazione della dichiarazione dei redditi e nei casi di
dichiarazione integrativa relative all’anno 2008 e’ prorogato al 30
aprile 2010 per i lavoratori dipendenti ed equiparati che intendono
sanare l’omessa o incompleta presentazione del modulo RW,
relativamente alle disponibilita’ finanziarie derivanti da lavoro
prestato all’estero ivi detenute al 31 dicembre 2008, ferme restando
le misure ridotte delle sanzioni previste per gli adempimenti
effettuati entro novanta giorni.
8. Le disposizioni del comma 1 dell’articolo 21 della legge 23
dicembre 1998, n. 448, in materia di deduzione forfetaria in favore
degli esercenti impianti di distribuzione di carburanti, sono
prorogate anche per i periodi di imposta 2009 e 2010.
9. La durata dell’incarico prevista dall’articolo 27 del decreto
del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 650, per i
componenti delle commissioni censuarie gia’ nominati alla data di
entrata in vigore del presente decreto, e’ prorogata di ulteriori due
anni, decorrenti dalla data di scadenza dell’incarico.
10. Con provvedimenti da adottare ai sensi dell’articolo 1, commi 1
e 2, del decreto-legge 28 aprile 2009, n. 39, convertito, con
modificazioni, dalla legge 24 giugno 2009, n. 77, e’ disposta, nei
confronti di soggetti comunque residenti o aventi sede nei comuni
individuati ai sensi del comma 2 del citato articolo 1 del
decreto-legge n. 39 del 2009, la proroga della sospensione degli
adempimenti e dei versamenti tributari, nonche’ dei contributi
previdenziali ed assistenziali e dei premi per l’assicurazione
obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali.
11. Agli oneri derivanti dal comma 10, per l’anno 2009, pari a 100
milioni di euro, si provvede, per lo stesso anno, con quota parte
delle entrate derivanti dall’articolo 13-bis del decreto-legge 1°
luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3
agosto 2009, n. 102, e successive modificazioni. A tale fine, dalla
contabilita’ speciale prevista dal comma 8 del citato articolo
13-bis, il predetto importo e’ versato, entro il 31 dicembre 2009, ad
apposito capitolo dell’entrata del bilancio dello Stato.
12. All’articolo 3, comma 12, del decreto-legge 30 settembre 2005,
n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005,
n. 248, le parole: «30 settembre 2007» sono sostituite dalle
seguenti: «30 settembre 2008» e le parole: «30 settembre 2010» sono
sostituite dalle seguenti: «30 settembre 2011».
13. All’articolo 36, commi 4-quinquies e 4-sexies, del
decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito, con
modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31, le parole: «30
settembre 2010», ovunque ricorrano, sono sostituite dalle seguenti:
«30 settembre 2011», le parole: «30 settembre 2007» sono sostituite
dalle seguenti: «30 settembre 2008» e le parole: «1° ottobre 2010»,
sono sostituite dalle seguenti: «1° ottobre 2011».
14. Al comma 14 dell’articolo 19 del decreto legislativo 17
settembre 2007, n. 164, le parole: «Fino alla data di entrata in
vigore dei provvedimenti di cui all’articolo 18-bis del decreto
legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, e comunque non oltre il 31
dicembre 2009, la riserva di attivita’ di cui all’articolo 18 del
medesimo decreto» sono sostituite dalle seguenti: «Fino al 31
dicembre 2010, la riserva di attivita’ di cui all’articolo 18 del
decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58,».
15. Le somme iscritte in bilancio in conto competenza e nel conto
dei residui nell’ambito della missione «Fondi da ripartire» e del
programma «Fondi da assegnare», unita’ previsionali di base 25.1.3.
«Oneri comuni di parte corrente», capitolo n. 3094, dello stato di
previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, per l’anno
finanziario 2009, non impegnate al termine dell’esercizio stesso,
sono conservate in bilancio per essere utilizzate nell’esercizio
successivo. Il Ministro dell’economia e delle finanze e’ autorizzato
a ripartire per l’anno 2010, tra le pertinenti unita’ previsionali di
base delle amministrazioni interessate, le somme conservate nel conto
dei residui del predetto Fondo.
16. Al comma 3-bis dell’articolo 9 del decreto-legge 29 novembre
2008, n. 185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio
2009, n. 2, le parole: «Per l’anno 2009» sono sostituite dalle
seguenti: «Per gli anni 2009 e 2010» e dopo le parole: «liquido ed
esigibile,» e’ inserita la seguente: «anche».
17. Il secondo periodo del comma 120 dell’articolo 1 della legge 27
dicembre 2006, n. 296, e’ sostituito dal seguente: «Per il periodo
d’imposta successivo a quello in corso alla data del 31 dicembre 2009
l’opzione per il regime speciale e’ esercitata entro il 30 aprile
2010 e ha effetto dall’inizio del medesimo periodo d’imposta, anche
nel caso in cui i requisiti di cui al comma 119 del medesimo articolo
siano posseduti nel predetto termine.».
18. Ferma restando la disciplina relativa all’attribuzione di beni
a regioni ed enti locali in base alla legge 5 maggio 2009, n. 42,
nonche’ alle rispettive norme di attuazione, nelle more del
procedimento di revisione del quadro normativo in materia di rilascio
delle concessioni di beni demaniali marittimi con finalita’
turistico-ricreative, da realizzarsi, quanto ai criteri e alle
modalita’ di affidamento di tali concessioni, sulla base di intesa in
sede di Conferenza Stato-regioni ai sensi dell’articolo 8, comma 6,
della legge 5 giugno 2003, n. 131, che e’ conclusa nel rispetto dei
principi di concorrenza, di liberta’ di stabilimento, di garanzia
dell’esercizio, dello sviluppo, della valorizzazione delle attivita’
imprenditoriali e di tutela degli investimenti, nonche’ in funzione
del superamento del diritto di insistenza di cui all’articolo 37,
secondo comma, secondo periodo, del codice della navigazione, che e’
soppresso dalla data di entrata in vigore del presente decreto, il
termine di durata delle concessioni in essere alla data di entrata in
vigore del presente decreto e in scadenza entro il 31 dicembre 2012
e’ prorogato fino a tale data.
19. All’articolo 3, comma 112, della legge 24 dicembre 2007, n.
244, e successive modificazioni, le parole: «Per l’anno 2008» sono
sostituite dalle seguenti: «Per l’anno 2010» e le parole: «31
dicembre 2009» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2010».
20. Le quote che risultano accantonate al 31 dicembre 2009 ai sensi
dell’articolo 1, comma 758, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e
successive modificazioni, sono mantenute in bilancio nel conto dei
residui per essere utilizzate nell’esercizio successivo.
21. Al comma 5 dell’articolo 24 della legge 5 maggio 2009, n. 42,
le parole: «Con specifico decreto legislativo, adottato», sono
sostituite dalle seguenti: «Con uno o piu’ decreti legislativi,
adottati».
22. Le somme ancora disponibili al 31 dicembre 2009 sul Fondo per
la tutela dell’ambiente e la promozione dello sviluppo del
territorio, di cui all’articolo 13, comma 3-quater, del decreto-legge
25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6
agosto 2008, n. 133, sono conservate in bilancio per essere
utilizzate nell’anno 2010.
23. Alla compensazione dei conseguenti effetti finanziari sui saldi
di finanza pubblica recati dal comma 22, si provvede mediante
corrispondente utilizzo, valutato in 29 milioni di euro per l’anno
2010 e 14 milioni di euro per l’anno 2011, del fondo di cui
all’articolo 6, comma 2, del decreto-legge 7 ottobre 2008, n. 154,
convertito, con modificazioni, dalla legge 4 dicembre 2008, n. 189.

Art. 2 Proroga di termini in materia di comunicazione, di riordino di enti e di pubblicita’ legale 1. Al fine di contribuire alle iniziative volte al mantenimento della pace ed alla realizzazione di azioni di comunicazione nell’ambito delle NATO’S Strategic Communications in Afghanistan, e’ autorizzata fino al 31 dicembre 2010 la proroga della convenzione fra la Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l’informazione e l’editoria, la RAI-Radiotelevisione italiana S.p.A. e la NewCo Rai International, a valere sulle risorse finanziarie del bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri entro il limite massimo di euro 660.000. 2. Fino alla ratifica del nuovo accordo di collaborazione in campo radiotelevisivo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di San Marino, firmato in data 5 marzo 2008, e comunque non oltre il 31 dicembre 2010, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri e’ autorizzato ad assicurare, nell’ambito delle risorse finanziarie del bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la prosecuzione della fornitura dei servizi previsti dalla apposita convenzione con la RAI-Radiotelevisione Italiana S.p.A. 3. E’ autorizzata la spesa di 9,9 milioni di euro per ciascuno degli anni 2010 e 2011 per la proroga della convenzione tra il Ministero dello sviluppo economico e il centro di produzione ai sensi dell’articolo 1, comma 1, della legge 4 luglio 1998, n. 224. Al relativo onere si provvede mediante corrispondente riduzione dello stanziamento del Fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini del bilancio triennale 2010-2012, nell’ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione «Fondi da ripartire» dello Stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze per l’anno 2010, allo scopo parzialmente utilizzando l’accantonamento relativo al Ministero dello sviluppo economico. Il Ministro dell’economia e delle finanze e’ autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio. 4. La gestione liquidatoria dell’Ente irriguo Umbro-toscano cessa entro 24 mesi dalla scadenza del termine di cui all’articolo 5, comma 1, del decreto-legge 22 ottobre 2001, n. 381, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 dicembre 2001, n. 441, e successive modificazioni, al fine di consentire al commissario ad acta, nominato con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali in data 20 novembre 2009, di garantire la continuita’ amministrativa del servizio pubblico, nonche’ la gestione e la definizione dei rapporti giuridici pendenti sino all’effettivo trasferimento delle competenze al soggetto costituito o individuato con provvedimento delle regioni interessate, assicurando adeguata rappresentanza delle competenti amministrazioni dello Stato. Al termine della procedura liquidatoria, il Commissario e’ tenuto a presentare il rendiconto della gestione accompagnato dalla relazione sull’attivita’ svolta. 5. All’articolo 32, comma 5, della legge 18 giugno 2009, n. 69, le parole: «1° gennaio 2010» sono sostituite dalle seguenti: «1° luglio 2010». 6. Il termine del 31 marzo 2010 di cui all’articolo 3, comma 3-bis, del decreto-legge 3 novembre 2008, n. 171, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 dicembre 2008, n. 205, e’ prorogato al 31 dicembre 2010. 7. All’onere derivante dalla disposizione di cui al comma 6, pari a 204.000 euro per l’anno 2010, si provvede mediante corrispondente riduzione dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 5, comma 3-ter, del decreto-legge 1° ottobre 2005, n. 202, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 novembre 2005, n. 244, e successive modificazioni. 8. All’articolo 5, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, le parole: «31 dicembre 2009» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2010».

Art. 3 Proroga di termini in materia di amministrazione dell’interno 1. Al comma 1 dell’articolo 7 del decreto-legge 27 luglio 2005, n. 144, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 luglio 2005, n. 155, le parole: «fino al 31 dicembre 2009» sono sostituite dalle seguenti: «fino al 31 dicembre 2010». 2. All’articolo 4, comma 1, primo periodo, del decreto-legge 27 gennaio 2009, n. 3, convertito, con modificazioni, dalla legge 25 marzo 2009, n. 26, dopo le parole: «nell’anno 2009» sono inserite le seguenti: «e 2010». 3. All’articolo 3, secondo comma, del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, approvato con regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, le parole: «a partire dal 1° gennaio 2010» sono sostituite dalle seguenti: «a partire dal 1° gennaio 2011». 4. All’articolo 3, comma 1 del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, le parole: «31 dicembre 2009» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2010». 5. E’ prorogato sino al completamento degli interventi e comunque sino al 31 dicembre 2011 il termine, fissato al 31 dicembre 2009 dall’articolo 6-bis del decreto-legge 28 dicembre 2006, n. 300, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2007, n. 17, per il mantenimento delle risorse finanziarie rese disponibili dalle leggi 11 giugno 2004, nn. 146, 147 e 148, per l’istituzione degli uffici periferici dello Stato ed assegnate alle contabilita’ speciali, intestate ai commissari delle province di Monza e della Brianza, di Fermo e di Barletta-Andria-Trani e trasferite ai prefetti incaricati di completare gli interventi relativi all’istituzione degli uffici periferici dello Stato nelle stesse province. 6. All’articolo 23, comma 4, secondo periodo, del decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2009, n. 102, le parole: «31 dicembre 2009» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2010». 7. Al comma 4-bis dell’articolo 1 del decreto-legge 28 dicembre 2006, n. 300, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 febbraio 2007, n. 17, le parole: «si applicano alle promozioni da conferire con decorrenza successiva al 31 dicembre 2010» sono sostituite dalle seguenti: «si applicano alle promozioni da conferire con decorrenza successiva al 31 dicembre 2012». 8. Il termine di cui all’articolo 1, comma 2, terzo periodo, della legge 3 giugno 1999, n. 157, per la presentazione della richiesta dei rimborsi delle spese per le consultazioni elettorali svoltesi nell’anno 2008 e’ differito al trentesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto; conseguentemente le quote di rimborso relative all’anno 2008 maturate a seguito della richiesta presentata in applicazione del presente comma sono corrisposte in un’unica soluzione entro quarantacinque giorni dalla data di scadenza del predetto termine e l’erogazione delle successive quote ha luogo alle scadenze previste dall’articolo 1, comma 6, della legge 3 giugno 1999, n. 157, e successive modificazioni.

Art. 4 Proroga di termini in materia di personale delle Forze armate e di polizia 1. All’articolo 35, comma 1, decreto legislativo 12 maggio 1995, n. 196, e successive modificazioni, le parole: «quindici» sono sostituite dalle seguenti «venti». 2. All’articolo 4, comma 9, del decreto-legge 3 giugno 2008, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 agosto 2008, n. 129, le parole: «2010-2011» sono sostituite dalle seguenti: «2011-2012». 3. Al decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 298, sono apportate le seguenti modificazioni: a) all’articolo 19, comma 1, le parole: «dal 2010» sono sostituite dalle seguenti: «dal 2012»; b) all’articolo 35, comma 2, le parole: «fino all’anno 2009» e «dal 2010» sono sostituite, rispettivamente, dalle seguenti: «fino all’anno 2011» e «dal 2012»; c) all’articolo 26, comma 1, le parole: «al 2009» sono sostituite dalle seguenti: «al 2011». 4. Il termine del 31 dicembre 2009, di cui all’articolo 6-bis del decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 aprile 2009, n. 38, e’ prorogato al 31 gennaio 2010. Le immissioni in servizio permanente ivi previste sono effettuate, nell’anno 2010, nel limite del contingente di personale di cui all’articolo 3, comma 102, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e successive modificazioni, ferma restando l’applicazione dell’articolo 3, comma 93, della stessa legge n. 244 del 2007, con progressivo riassorbimento delle posizioni soprannumerarie. 5. L’applicazione degli articoli 16, comma 2, e 18, comma 2, del decreto legislativo 5 ottobre 2000, n. 298, e’ differita al 31 dicembre 2012 a partire dalle aliquote di valutazione formate al 31 ottobre 2009. Conseguentemente, nel citato periodo i tenenti colonnelli del ruolo normale dell’Arma dei carabinieri da valutare per l’avanzamento al grado superiore sono inclusi in un’unica aliquota di valutazione. Fermi restando i volumi organici previsti per il grado di colonnello del ruolo normale e il numero massimo di promozioni annuali, la determinazione dell’aliquota, il numero delle promozioni e la previsione relativa agli obblighi di comando sono annualmente determinati con il decreto di cui all’articolo 31, comma 14, del decreto legislativo n. 298 del 2000, prevedendo comunque un numero di promozioni non superiore a cinque per gli ufficiali aventi almeno tredici anni di anzianita’ nel grado, nonche’, per gli anni 2010 e 2011, un numero di promozioni pari a dodici per gli ufficiali gia’ valutati due e tre volte l’anno precedente e giudicati idonei e non iscritti in quadro. 6. Dall’applicazione dei commi 3 e 5 non devono derivare maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato. 7. Il termine per procedere alle assunzioni di personale a tempo indeterminato di cui all’articolo 61, comma 22, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133, e’ prorogato al 31 maggio 2010.

Art. 5

Proroga di termini in materia
di infrastrutture e trasporti

1. All’articolo 29, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n.
207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n.
14, le parole: «31 dicembre 2009» sono sostituite dalle seguenti: «31
dicembre 2010».
2. All’articolo 2, comma 2, del decreto-legge 3 agosto 2007, n.
117, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 ottobre 2007, n.
160, e successive modificazioni, le parole: «1° gennaio 2010» sono
sostituite dalle seguenti: «1° gennaio 2011».
3. All’articolo 7-bis, comma 1, del decreto-legge 10 febbraio 2009,
n. 5, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n.
33, e successive modificazioni, le parole: «fino al 31 dicembre 2009»
sono sostituite dalle seguenti: «fino al 31 marzo 2010».
4. All’articolo 29, comma 1-quinquiesdecies, lettera a), del
decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con
modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, le parole: «31
dicembre 2009» sono sostituite dalle seguenti: «30 giugno 2010».
5. Al comma 1 dell’articolo 26 del decreto-legge 30 dicembre 2008,
n. 207, convertito, con modificazioni dalla legge 27 febbraio 2009,
n. 14, e successive modificazioni, le parole: «Entro il termine di
cui al primo periodo» sono sostituite dalle seguenti: «Entro il 31
dicembre 2010».
6. All’articolo 21-bis, comma 1, del decreto-legge 31 dicembre
2007, n. 248, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 febbraio
2008, n. 31, e successive modificazioni, sono apportate le seguenti
modificazioni:
a) le parole: «31 dicembre 2009» sono sostituite dalle seguenti:
«31 dicembre 2010»;
b) e’ aggiunto, in fine, il seguente periodo: «L’aggiornamento
della misura dei diritti decade qualora i concessionari non
presentino completa istanza di stipula del contratto di programma
entro il medesimo termine del 31 dicembre 2010.».
7. All’articolo 3, comma 1, del decreto-legge 29 novembre 2008, n.
185, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 gennaio 2009, n.
2, le parole: «31 dicembre 2009» sono sostituite dalle seguenti: «31
dicembre 2010»; conseguentemente, al medesimo comma, dopo le parole:
«meccanismi automatici,» sono inserite le seguenti: «con esclusione
della regolazione tariffaria dei servizi aeroportuali offerti in
regime di esclusiva, nonche’ dei servizi di trasporto ferroviario
sottoposti a regime di obbligo di servizio pubblico,».

Art. 6

Proroga di termini in materia sanitaria

1. All’articolo 1, comma 2, secondo periodo, della legge 3 agosto
2007, n. 120, le parole: «Fino al 31 gennaio 2010» sono sostituite
dalle seguenti: «Fino al 31 gennaio 2011».
2. Il termine per procedere alle assunzioni di personale, secondo
le modalita’ di cui all’articolo 1, commi 523 e 527, della legge 27
dicembre 2006, n. 296, previsto dall’articolo 1, comma 8, secondo
periodo, della legge 13 novembre 2009, n. 172, e’ prorogato al 31
dicembre 2010.
3. All’articolo 24 del decreto legislativo 6 aprile 2006, n. 193, e
successive modificazioni, le parole: «31 dicembre 2009» sono
sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2011».
4. All’articolo 54, comma 3-bis, del decreto legislativo 24 aprile
2006, n. 219, e successive modificazioni, le parole: «dal 1° gennaio
2010» sono sostituite dalle seguenti: «dal 1° gennaio 2012».
5. La disposizione di cui all’articolo 9, comma 1, primo periodo,
del decreto-legge 31 dicembre 2007, n. 248, convertito, con
modificazioni, dalla legge 28 febbraio 2008, n. 31, e successive
modificazioni, e’ prorogata fino al 31 dicembre 2010.
6. La disposizione di cui all’articolo 64 della legge 23 luglio
2009, n. 99, conseguentemente a quanto disposto al comma 5, e’
prorogata fino al 31 dicembre 2010.
7. Il termine per lo svolgimento delle attivita’ di cui
all’articolo 92, comma 7, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, e’
prorogato al 31 dicembre 2010.
8. Per lo svolgimento delle attivita’ di cui al comma 7 e’
autorizzato il finanziamento di 8 milioni di euro a favore
dell’Istituto superiore di sanita’, per l’anno 2010.
9. Agli oneri di cui al comma 8 si provvede mediante riduzione
dell’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 9-ter della legge 5
agosto 1978, n. 468, e successive modificazioni, come determinata
dalla tabella C allegata alla legge finanziaria 2010.

Art. 7 Proroga di termini in materia di istruzione 1. Il termine di cui all’articolo 4-bis, comma 18, del decreto-legge 3 giugno 2008, n. 97, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 agosto 2008, n. 129, e’ prorogato fino al completamento delle procedure occorrenti a rendere effettivamente operativa l’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR) e, comunque, non oltre il 30 giugno 2010, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. 2. All’articolo 1, comma 5, del decreto-legge 10 novembre 2008, n. 180, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 gennaio 2009, n. 1, le parole: «31 dicembre 2009» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2010». 3. All’articolo 37, comma 2-quater, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 14, le parole: «31 dicembre 2009» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2010». 4. Il Consiglio nazionale per l’alta formazione artistica e musicale (CNAM) di cui all’articolo 3 della legge 21 dicembre 1999, n. 508, e’ prorogato nella composizione esistente alla data di entrata in vigore del presente decreto fino al 30 settembre 2010. 5. Al fine di assicurare la continuita’ nell’erogazione dei servizi di assistenza culturale e di ospitalita’ per il pubblico istituiti presso gli istituti ed i luoghi della cultura ai sensi dell’articolo 117 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni, e di consentire il completamento della relativa attivita’ istruttoria e progettuale avviata dal Ministero per i beni e le attivita’ culturali, i rapporti comunque in atto relativi ai medesimi servizi restano efficaci fino alla loro naturale scadenza ovvero, se scaduti, fino all’aggiudicazione delle gare da bandirsi entro il 30 giugno 2010.

Art. 8 Proroga di termini in materia ambientale 1. All’articolo 1, comma 3-bis, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 13, il termine di cui al primo periodo e’ differito al 28 febbraio 2010. 2. All’articolo 3, comma 1, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 13, le parole: «31 dicembre 2009» sono sostituite dalle seguenti: «31 dicembre 2010». 3. All’articolo 5, comma 2-quater, del decreto-legge 30 dicembre 2008, n. 208, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 febbraio 2009, n. 13, le parole: «entro il 31 dicembre 2009» sono sostituite dalle seguenti: «entro il 30 giugno 2010». 4. All’articolo 7, comma 2, del decreto legislativo 27 marzo 2006, n. 161, la parola: «tre» e’ sostituita dalla seguente: «quattro».

Art. 9

Proroga di termini in materia di sviluppo economico

1. La convenzione di cui all’articolo 15, comma 3, della legge 7
agosto 1997, n. 266, inerente alla gestione del fondo di garanzia di
cui all’articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre
1996, n. 662, puo’ essere prorogata, per motivi di pubblico
interesse, non oltre il 31 dicembre 2010, con una riduzione del
cinque per cento delle relative commissioni.
2. All’articolo 20, comma 4, del decreto legislativo 25 luglio
2005, n. 151, le parole: «31 dicembre 2009» sono sostituite dalle
seguenti: «31 dicembre 2010».
3. All’articolo 354, comma 4, del codice delle assicurazioni
private, di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, come
da ultimo modificato dall’articolo 23, comma 12, del decreto-legge 1°
luglio 2009, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 3
agosto 2009, n. 102, le parole: «e comunque non oltre ventiquattro
mesi dopo il termine previsto dal comma 2 dell’articolo 355» sono
sostituite dalle seguenti: «e comunque non oltre trenta mesi dopo il
termine previsto dal comma 2 dell’articolo 355».
4. Allo scopo di consentire ai comuni nel cui territorio ricadono
le zone franche urbane individuate dal CIPE con delibera n. 14/2009
dell’8 maggio 2009, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana n. 159 dell’11 luglio 2009, sulla base delle
istanze presentate dai soggetti di cui ai commi 341 e 341-bis
dell’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296, di provvedere
all’erogazione del contributo di cui al predetto comma 341, nel
rispetto della decisione della Commissione europea C(2009)8126
definitivo del 28 ottobre 2009, e nei limiti delle risorse
finanziarie individuate con la predetta delibera CIPE n. 14/2009,
nonche’ sulla base delle informazioni trasmesse dagli enti
previdenziali, secondo modalita’ stabilite con il procedimento di cui
all’articolo 14 della legge 7 agosto 1990, n. 241, limitatamente alla
misura di cui alla lettera d) del citato comma 341, il termine per la
presentazione di tali istanze decorre dal 1° marzo 2010;
conseguentemente all’articolo 1 della legge 27 dicembre 2006, n. 296,
sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 341:
1) nell’alinea, le parole: «delle seguenti agevolazioni, nei
limiti delle risorse del Fondo di cui al comma 340 a tal fine
vincolate» sono sostituite dalle seguenti: «di un contributo nei
limiti delle risorse del Fondo di cui al comma 340, parametrato a»;
2) le lettere a) e b) sono soppresse;
3) alla lettera c) le parole: «esenzione dall’imposta comunale
sugli immobili» sono sostituite dalle seguenti: «all’imposta comunale
sugli immobili dovuta»;
4) alla lettera d) le parole: «esonero dal versamento dei
contributi» sono sostituite dalle seguenti: «all’ammontare dei
contributi previdenziali dovuti»; al secondo periodo le parole:
«l’esonero» sono sostituite dalle seguenti: «l’ammontare»; all’inizio
del terzo periodo le parole: «L’esonero» sono sostituite dalle
seguenti: «Il contributo»;
b) al comma 341-ter le parole: «regime agevolativo» sono
sostituite dalla seguente: «contributo»;
c) il comma 341-quater e’ abrogato.

Art. 10 Istituti di cultura all’estero 1. Gli incarichi di Direttore di Istituto di cultura all’estero di cui all’articolo 14, comma 6, della legge 22 dicembre 1990, n. 441, gia’ rinnovati per il secondo biennio, in scadenza tra il 1° gennaio 2010 ed il 30 giugno 2010, possono essere rinnovati per ulteriori due anni, anche in deroga ai limiti di eta’ previsti dall’articolo 168 del decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1967, n. 18.

Art. 11 Entrata in vigore 1. Il presente decreto entra in vigore il giorno stesso della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sara’ presentato alle Camere per la conversione in legge. Il presente decreto munito del sigillo dello Stato, sara’ inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della Repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare. Dato a Roma, addi’ 30 dicembre 2009 NAPOLITANO Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri Vito, Ministro per i rapporti con il Parlamento Tremonti, Ministro dell’economia e delle finanze Visto, il Guardasigilli: Alfano

Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.

Fonte: http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=1&datagu=2009-12-30&task=dettaglio&numgu=302&redaz=009G0206&tmstp=1262593374547

DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 22 dicembre 2009 Proroga dello stato di emergenza in ordine agli eccezionali eventi meteorologici che hanno colpito la regione Piemonte e la regione autonoma Valle d’Aosta il giorno 29 maggio 2008.

Aggiornamento offerto dal dott. Domenico Cirasole.

Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 2 del 4-1-2010

IL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Visto l’art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Visto l’art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 30
maggio 2008, con il quale e’ stato dichiarato, fino al 31 dicembre
2008, lo stato di emergenza in ordine agli eccezionali eventi
meteorologici che hanno colpito la regione Piemonte e la regione
autonoma Valle d’Aosta il giorno 29 maggio 2008;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23
gennaio 2009, con il quale e’ stato prorogato, fino al 31 dicembre
2009, lo stato di emergenza in argomento;
Viste le note del presidente della regione Piemonte e del
presidente della regione autonoma Valle d’Aosta rispettivamente
datate 24 novembre 2009 e 15 dicembre 2009 che chiedono la proroga
dello stato d’emergenza, rappresentando l’esigenza di completare gli
interventi e le attivita’ programmati per il definitivo rientro
nell’ordinario;
Ravvisata, pertanto, la necessita’ di mantenere l’assetto
straordinario e derogatorio nel contesto critico in rassegna, al fine
di consentire il rapido espletamento delle iniziative in corso di
esecuzione;
Ritenuto quindi, che ricorrono, nella fattispecie, i presupposti
previsti dall’art. 5, comma 1, della citata legge n. 225/1992, per la
dichiarazione dello stato di emergenza;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 22 dicembre 2009;

Decreta:

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, comma 1, della legge 24
febbraio 1992, n. 225, in considerazione di quanto espresso in
premessa, e’ prorogato, fino al 31 dicembre 2010, lo stato di
emergenza in ordine agli eccezionali eventi meteorologici che hanno
colpito la regione Piemonte e la regione autonoma Valle d’Aosta il
giorno 29 maggio 2008.
Il presente decreto verra’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale
della Repubblica italiana.
Milano, 22 dicembre 2009

Il Presidente: Berlusconi

Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.

Fonte: http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=1&datagu=2010-01-04&task=dettaglio&numgu=2&redaz=09A15715&tmstp=1262935721620

REGIONE FRIULI-VENEZIA GIULIA DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE 29 aprile 2009, n. 119

Modifiche al regolamento concernente la caratterizzazione tipologica delle ZPS, la disciplina delle attivita’ cinofile consentite al loro interno e l’individuazione delle zone soggette a limitazioni nell’utilizzo di munizioni in attuazione dell’art. 4 della legge regionale 14 giugno 2007, n. 14 (legge comunitaria 2006) emanato con decreto del Presidente della Regione 20 settembre 2007, n. 0301/Pres.

Aggiornamento offerto dal dott. Domenico Cirasole.

Gazzetta Ufficiale – 3ª Serie Speciale – Regioni n. 1 del 2-1-2010

(Pubblicato nel Bollettino ufficiale
della Regione Friuli-Venezia Giulia n. 19 del 13 maggio 2009)

IL PRESIDENTE

Vista la direttiva 2 aprile 1979, n. 79/409/CEE del consiglio
concernente la conservazione degli uccelli selvatici presenti allo
stato naturale in tutta l’Unione europea e dei relativi habitat, che
definisce una serie di principi ecologici e di obblighi giuridici
applicabili all’attivita’ venatoria;
Vista la legge 11 febbraio 1992, n. 157, e successive
modificazioni (norme per la protezione della fauna selvatica
omeoterma e per il prelievo venatorio) che recepisce la direttiva
79/409/CEE e affida alle regioni l’istituzione, lungo le rotte di
migrazione dell’avifauna, segnalate dall’Istituto nazionale per la
fauna selvatica, di zone di protezione finalizzate al mantenimento e
alla sistemazione, conforme alle esigenze ecologiche, degli habitat
interni a tali zone e ad esse limitrofi;
Vista la direttiva 21 maggio 1992, n. 92/43/CEE del consiglio
concernente la conservazione degli habitat naturali e seminaturali e
della flora e della fauna selvatiche;
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre
1997, n. 357 (regolamento recante attuazione della direttiva
92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e
seminaturali, nonche’ della flora e della fauna selvatiche) che
prevede, all’art. 4, che le regioni dispongano le misure di
protezione per evitare il degrado degli habitat naturali e la
perturbazione delle specie a partire dalle proposte di SIC (pSIC),
che si applicano sino alla loro designazione a zone speciali di
conservazione (ZSC), mentre all’art. 6, comma 2, estende l’obbligo di
dettare misure di conservazione per le zone di protezione speciale
(ZPS);
Vista la legge regionale 14 giugno 2007, n. 14 (disposizioni per
l’adempimento degli obblighi della Regione autonoma Friuli-Venezia
Giulia derivanti all’appartenenza dell’Italia alle Comunita’ europee.
Attuazione degli articoli 4, 5 e 9 della direttiva 79/409/CEE
concernente la conservazione degli uccelli selvatici in conformita’
al parere motivato della Commissione delle Comunita’ europee C(2006)
2683 del 28 giugno 2006 e della direttiva 92/43/CEE relativa alla
conservazione degli habitat naturali e semi-naturali e della flora e
della fauna selvatiche (Legge comunitaria 2006) che, all’art. 3,
detta misure di conservazione generali per le ZPS e, all’art. 4,
commi 2, 3, 4 e 5 prevede che con regolamento regionale siano:
a) individuate le caratteristiche distintive di ciascuna
tipologia ambientale ed attribuita ciascuna ZPS ad una o piu’ delle
stesse tipologie;
b) disciplinate le attivita’ di addestramento e allenamento dei
cani da caccia nonche’ lo svolgimento di gare e prove cinofile;
c) individuati i perimetri delle zone umide naturali e
artificiali e la fascia di rispetto dai loro confini in cui si
applica il divieto di cui all’art. 3, comma 2, lettera k), della
citata legge regionale n. 14/2007;
Visto il «Regolamento concernente la caratterizzazione tipologica
delle ZPS, la disciplina delle attivita’ cinofile consentite al loro
interno e l’individuazione delle zone soggette a limitazioni
nell’utilizzo di munizioni in attuazione dell’art. 4 della legge
regionale 14 giugno 2007, n. 14», emanato con proprio decreto 20
settembre 2007, n. 0301/Pres., come modificato dal proprio decreto 18
giugno 2008, n. 0146/Pres;
Visto il decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del
territorio del 17 ottobre 2007 recante «Criteri minimi uniformi per
la definizione di misure di conservazione relative a zone speciali di
conservazione (ZSC) e a zone di protezione speciale (ZPS)» che,
all’art. 5, comma 1, lettere h) e i), come da ultimo modificate dal
decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio del
22 gennaio 2009, indica per le ZPS i seguenti divieti:
«h) svolgimento dell’attivita’ di addestramento di cani da caccia
prima del 1° settembre e dopo la chiusura della stagione venatoria.
Sono fatte salve le zone di cui all’art. 10, comma 8, lettera e)
della legge n. 157/1992 sottoposte a procedura di valutazione
positiva ai sensi dell’art. 5 del decreto del Presidente della
Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, e successive modificazioni;
i) costituzione di nuove zone per l’allenamento e l’addestramento
dei cani e per le gare cinofile nonche’ l’ampliamento di quelle
esistenti fatte salve quelle sottoposte a procedura di valutazione
positiva ai sensi dell’art. 5 del decreto del Presidente della
Repubblica 8 settembre 1997, n. 357, e successive modificazioni;»;
Vista altresi’ la legge regionale 6 marzo 2008, n. 6
(disposizioni per la programmazione faunistica e per l’esercizio
dell’attivita’ venatoria) e, in particolare:
l’art. 25 che disciplina le zone per le attivita’ cinofile per
l’addestramento, l’allenamento, le prove cinofile e le gare per cani
da caccia;
l’art. 26 che ha introdotto la nuova disciplina per le gare e
prove cinofile;
l’art. 27 che disciplina le zone cinofile regionali.
Ritenuto di sostituire l’art. 4 del regolamento emanato con
proprio decreto 20 settembre 2007, n. 0301/Pres., come modificato dal
proprio decreto 18 giugno 2008, n. 0146/Pres, adeguando la
definizione di prova cinofila di cui al comma 1, lettera c) al
dettato della lettera a) del comma 2 dell’art. 25 della legge
regionale n. 6/2008;
Ritenuto, per chiarezza espositiva, di abrogare l’art. 7 del
medesimo regolamento emanato con proprio decreto n. 0301/Pres./2007,
come modificato dal proprio decreto n. 0146/Pres./2008 e di
introdurre l’art. 4-bis che adegua la disciplina delle zone per le
attivita’ cinofile, il cui territorio e’ compreso nei perimetri delle
ZPS, agli articoli 25 e 27 della legge regionale n. 6/2008 e al
criterio minimo per la definizione di misure di conservazione di cui
all’art. 5, comma 1, lettera i), del decreto del Ministero
dell’ambiente e della tutela del territorio 17 ottobre 2007 come da
ultimo modificato dal decreto del Ministero dell’ambiente e della
tutela del territorio del 22 gennaio 2009;
Ritenuto di sostituire l’art. 5 del medesimo regolamento emanato
con proprio decreto n. 0301/Pres./2007, come modificato dal proprio
decreto n. 0146/Pres./2008, adeguando la disciplina delle attivita’
di addestramento e allenamento dei cani da caccia nelle ZPS al
criterio minimo per la definizione di misure di conservazione in
dette zone indicato all’art. 5, comma 1, lettera h), del decreto del
Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio 17 ottobre
2007, come da ultimo modificato dal decreto del Ministero
dell’ambiente e della tutela del territorio del 22 gennaio 2009;
Ritenuto di sostituire l’art. 6 del medesimo regolamento emanato
con proprio decreto n. 0301/Pres./2007, come modificato dal proprio
decreto n. 0146/Pres./2008, adeguando la disciplina delle gare e
prove cinofile nelle ZPS all’art. 26 della legge regionale n. 6/2008
e al criterio minimo per la definizione di misure di conservazione in
dette zone indicato all’art. 5, comma 1, lettera h), del decreto del
Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio 17 ottobre
2007, come da ultimo modificato dal decreto del Ministero
dell’ambiente e della tutela del territorio del 22 gennaio 2009, che
non pone limitazioni temporali per le prove cinofile svolte fuori
dalle zone cinofile;
Richiamato il regolamento di organizzazione dell’amministrazione
regionale e degli enti regionali, approvato con proprio decreto 27
agosto 2004, n. 0277/Pres. e successive modifiche e integrazioni;
Visto l’art. 42 dello statuto di autonomia;
Visto l’art. 14 della legge regionale 18 giugno 2007, n. 17
(determinazione della forma di governo della Regione Friuli-Venezia
Giulia e del sistema elettorale regionale, ai sensi dell’art. 12
dello statuto di autonomia) e successive modifiche e integrazioni;
Vista la deliberazione della Giunta regionale 24 aprile 2009, n.
976;

Decreta:

1. E’ emanato il regolamento recante «Modifiche al regolamento
concernente la caratterizzazione tipologica delle ZPS, la disciplina
delle attivita’ cinofile consentite al loro interno e
l’individuazione delle zone soggette a limitazioni nell’utilizzo di
munizioni in attuazione dell’art. 4 della legge regionale 14 giugno
2007, n. 14 (disposizioni per l’adempimento degli obblighi della
Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia derivanti all’appartenenza
dell’Italia alle Comunita’ europee. Attuazione degli articoli 4, 5 e
9 della direttiva 79/409/CEE concernente la conservazione degli
uccelli selvatici in conformita’ al parere motivato della commissione
delle Comunita’ europee C(2006) 2683 del 28 giugno 2006 e della
direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat
naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche –
legge comunitaria 2006 -), emanato con decreto del Presidente della
Regione n. 20 settembre 2007, n. 030l/Pres.», nel testo allegato al
presente provvedimento quale parte integrante e sostanziale.
2. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e farlo
osservare come regolamento della Regione.
3. Il presente decreto sara’ pubblicato nel Bollettino ufficiale
della Regione.

TONDO

Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.

Fonte: http://www.gazzettaufficiale.it/guridb/dispatcher?service=3&datagu=2010-01-02&task=dettaglio&numgu=1&redaz=009R0518&tmstp=1262938236015