DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 2 dicembre 2010 Sostituzione del commissario straordinario per la gestione del comune di Ricadi.

Aggiornamento offerto dal dott. Domenico Cirasole

Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 304 del 30-12-2010

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA Visto il proprio decreto, in data 4 ottobre 2010, con il quale, ai sensi dell’art. 141, comma 1, lettera b), n. 3, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e’ stato disposto lo scioglimento del consiglio comunale di Ricadi (Vibo Valentia) e la nomina di un commissario straordinario per la provvisoria gestione dell’ente nella persona del dott. Giuseppe Ranieri; Considerato che il dott. Giuseppe Ranieri, per sopravvenuti motivi di servizio, non puo’ proseguire nell’incarico e che, pertanto, si rende necessario provvedere alla sua sostituzione; Sulla proposta del Ministro dell’interno; Decreta: Il dott. Luigi Pontuale e’ nominato commissario straordinario per la gestione del comune di Ricadi (Vibo Valentia) in sostituzione del dott. Giuseppe Ranieri, con gli stessi poteri conferiti a quest’ultimo. Dato a Roma addi’ 2 dicembre 2010 NAPOLITANO Maroni, Ministro dell’interno

Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.

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DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17 dicembre 2010 Proroga dello stato di emergenza determinatosi nella citta’ di Roma nel settore del traffico e della mobilita’

Aggiornamento offerto dal dott. Domenico Cirasole

Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 1 del 3-1-2011

IL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Visto l’art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Visto l’art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
4 agosto 2006, con il quale e’ stato dichiarato lo stato di emergenza
determinatosi nella citta’ di Roma nel settore del traffico e della
mobilita’;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
18 dicembre 2009, con il quale il predetto stato d’emergenza e’ stato
prorogato, da ultimo, fino al 31 dicembre 2010;
Considerato che la dichiarazione dello stato di emergenza e’ stata
adottata per fronteggiare situazioni che, per intensita’ ed
estensione, richiedono l’utilizzo di mezzi e poteri straordinari;
Vista la nota del 4 ottobre 2010 con la quale il sindaco del comune
di Roma – Commissario delegato chiede di prorogare lo stato
d’emergenza, al fine di consentire la prosecuzione delle iniziative
programmate;
Viste le ulteriori informazioni trasmesse dal responsabile della
struttura commissariale per l’emergenza traffico e mobilita’ nel
comune di Roma con nota del 2 dicembre 2010;
Considerato che sono tuttora in corso le attivita’, in deroga alla
normativa vigente, relative all’attuazione del piano di interventi
per la riqualificazione delle infrastrutture viarie e per la
mobilita’, nonche’ del piano parcheggi, finalizzati anche al
contenimento dei livelli di inquinamento atmosferico;
Considerata l’esigenza di prevedere la proroga dello stato di
emergenza al fine di porre in essere i necessari interventi
occorrenti per il definitivo rientro nell’ordinario;
Visto altresi’ il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri
del 19 febbraio 1999 con il quale e’ stato dichiarato lo stato di
emergenza per la citta’ di Roma e provincia in ordine alla situazione
di crisi socio-ambientale nel settore dei rifiuti urbani, speciali e
speciali pericolosi, i successivi decreti volti a prorogare lo stato
di emergenza, nonche’ le ordinanze del Presidente del Consiglio dei
Ministri n. 3283 del 18 aprile 2003, n. 3313 del 12 settembre 2003,
n. 3375 del 10 settembre 2004 e n. 3473 del 2 settembre 2005 e n.
3648 del 23 gennaio 2008 recante: «Disposizioni per superare
definitivamente la situazione di criticita’ nel settore della
gestione delle attivita’ di delocalizzazione dei centri di
autodemolizione e rottamazione presenti nel territorio del comune di
Roma;
Vista la nota del 17 febbraio 2010, con la quale l’allora vice
Presidente della regione Lazio – Commissario delegato per la
delocalizzazione di tutti i centri di autodemolizione e rottamazione
del comune di Roma ha riferito in merito alle iniziative in corso,
alle risorse rese disponibili da parte della medesima Regione, ed ha
rappresentato la necessita’ che venga prorogata l’attivita’
dell’ufficio commissariale, onde procedere al completamento degli
interventi in atto, con riguardo ai centri di autodemolizione e
rottamazione che incidono negativamente, ed in termini di particolare
gravita’, su fondamentali interessi pubblici sotto i profili
ambientale e dell’igiene pubblica;
Vista, altresi’, la nota del 30 novembre 2010 con cui il Presidente
della Regione Lazio – Commissario delegato per la delocalizzazione di
tutti i centri di autodemolizione e rottamazione del comune di Roma
chiede di assicurare la continuita’ dell’azione amministrativa nelle
attivita’ gia’ avviate per la completa attuazione del programma;
Ritenuta altresi’ la stretta connessione tra le criticita’
concernenti il traffico e la mobilita’ urbana con quelle riguardanti
l’assetto dei centri di autodemolizione e rottamazione;
Viste le iniziative poste in essere dal Dipartimento della
protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri in
attuazione della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri
del 27 luglio 2010 recante: «Indirizzi per lo svolgimento delle
attivita’ propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei Ministri
da adottare ai sensi dell’art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio
1992, n. 225»;
Ritenuto, quindi, che ricorrano, nella fattispecie, i presupposti
previsti dall’art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio 1992, n. 225,
per la proroga dello stato di emergenza;
D’intesa con la Regione Lazio;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 17 dicembre 2010

Decreta:

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, comma 1, della legge 24
febbraio 1992, n. 225, in considerazione di quanto espresso in
premessa, e’ prorogato, fino al 31 dicembre 2011, lo stato di
emergenza determinatosi nella citta’ di Roma nel settore del traffico
e della mobilita’ e per le attivita’ di delocalizzazione dei centri
di autodemolizione e rottamazione presenti nel territorio del comune
di Roma.
Il presente decreto sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.
Roma, 17 dicembre 2010

Il Presidente
Berlusconi

Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.

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DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 17 dicembre 2010

Proroga dello stato di emergenza in relazione alla grave situazione determinatasi in conseguenza dell’inquinamento delle aree minerarie dismesse del Sulcis – Iglesiente e del Guspinese della Regione autonoma della Sardegna.

Aggiornamento offerto dal dott. Domenico Cirasole

Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 3 del 5-1-2011

IL PRESIDENTE
DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Visto l’art. 5 della legge 24 febbraio 1992, n. 225;
Visto l’art. 107 del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112;
Visto il decreto-legge 7 settembre 2001, n. 343, convertito, con
modificazioni, dalla legge 9 novembre 2001, n. 401;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
21 dicembre 2007, con il quale e’ stato dichiarato lo stato di
emergenza, fino al 31 dicembre 2009, in relazione alla grave
situazione determinatasi in conseguenza dell’inquinamento delle aree
minerarie dismesse del Sulcis – Iglesiente e del Guspinese della
Regione autonoma della Sardegna;
Visto il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri in data
13 gennaio 2010, recante la proroga del predetto stato di emergenza
fino al 31 dicembre 2010;
Considerato che la dichiarazione dello stato di emergenza e’ stata
adottata per fronteggiare situazioni che per intensita’ ed estensione
richiedono l’utilizzo di mezzi e poteri straordinari;
Vista la nota del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna
– Commissario delegato del 4 ottobre 2010 con la quale si chiede di
prorogare lo stato d’emergenza al fine di portare a compimento gli
interventi gia’ programmati;
Tenuto conto che, nella medesima nota, si rappresenta che la
Regione Autonoma della Sardegna provvedera’ a versare la somma di
euro 2.300.000,00, non appena si rendera’ disponibile a seguito di
apposito provvedimento normativo regionale, nella contabilita’
speciale n. 5118 intestata al Commissario delegato da destinare al
completamento del piano degli interventi straordinari all’uopo
predisposto;
Considerata, quindi, l’esigenza di prevedere una proroga dello
stato di emergenza al fine di porre in essere i necessari interventi
finalizzati al definitivo rientro nell’ordinario;
Ravvisata la necessita’ di mantenere l’assetto straordinario e
derogatorio che consente di ricorrere a procedure accelerate per la
concreta ed indispensabile prosecuzione delle opere di risanamento
ambientale, tenuto conto della complessita’ della fasi di
progettazione e di approvazione degli interventi;
Viste le iniziative poste in essere dal Dipartimento della
protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri in
attuazione della direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri
del 27 luglio 2010 recante: «Indirizzi per lo svolgimento delle
attivita’ propedeutiche alle deliberazioni del Consiglio dei Ministri
da adottare ai sensi dell’art. 5, comma 1, della legge 24 febbraio
1992, n. 225»;
Ritenuto quindi, che ricorrono, nella fattispecie, i presupposti
previsti dall’art. 5, comma 1, della citata legge n. 225/1992, per la
proroga dello stato di emergenza;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione del 17 dicembre 2010

Decreta:

Ai sensi e per gli effetti dell’art. 5, comma 1, della legge 24
febbraio 1992, n. 225, in considerazione di quanto espresso in
premessa, e’ prorogato, fino al 31 dicembre 2011, lo stato di
emergenza in relazione alla grave situazione determinatasi in
conseguenza dell’inquinamento delle aree minerarie dismesse del
Sulcis – Iglesiente e del Guspinese della Regione autonoma della
Sardegna.
Il presente decreto sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della
Repubblica italiana.

Roma, 17 dicembre 2010

Il Presidente: Berlusconi

Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.

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DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 29 novembre 2010 Determinazione numerica delle onorificenze dell’Ordine

Aggiornamento offerto dal dott. Domenico Cirasole

Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 10 del 14-1-2011

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visto l’art. 87 della Costituzione;
Vista la legge 3 marzo 1951, n. 178;
Visto il D.P.R. 13 maggio 1952, n. 458;
Sentito il Consiglio dei Ministri;
Sentito il Consiglio dell’Ordine «Al merito della Repubblica
italiana»;
Sulla proposta del Presidente del Consiglio dei Ministri;

Decreta:

Art. 1

Il numero massimo delle onerificenze dell’Ordine «Al merito della
Repubblica italiana» che potranno essere complessivamente conferite
nelle ricorrenze del 2 giugno e del 27 dicembre 2011 e’ determinato
in 5.000 unita’, cosi’ ripartito nelle cinque classi:
– Cavaliere di Gran Croce n° 25;
– Grande Ufficiale n° 130;
– Commendatore n° 555;
– Ufficiale n° 720;
– Cavaliere n° 3570.
La ripartizione, tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed i
vari Ministeri, del numero di onorificenze stabilito del presente
decreto e’ fissata con provvedimento del Presidente del Consiglio dei
Ministri, a norma dell’art. 3 del D.P.R. 13 maggio 1952, n. 458.

Art. 2 Non sono comprese nel numero di cui all’art. 1 le concessioni previste dal secondo comma dell’art. 4 della legge 3 marzo 1951, n. 178. Il presente decreto sara’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Dato a Roma, addi’ 29 novembre 2010 NAPOLITANO Berlusconi, Presidente del Consiglio dei Ministri

Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.

Fonte: http://www.gazzettaufficiale.it/