Adesione (Accession)

La procedura di adesione di nuovi Stati all’Unione europea è disciplinata dall’articolo 49 del Trattato di Maastricht
L’adesione all’Unione comporta ipso facto anche la partecipazione alle tre Comunità preesistenti.
Ogni Stato europeo che rispetti i diritti fondamentali dell’uomo può chiedere di essere membro dell’Unione.
Le condizioni per l’adesione e i necessari adattamenti ai trattati costituiscono l’oggetto delle negoziazioni.
Alla fine si ottiene un accordo di adesione che necessita della ratifica da parte di tutti i soggetti coinvolti: istituzioni comunitarie, Stati membri e Stati aderenti.
Principi generali che sono posti alla base dell’adesione di nuovi Stati membri sono:
1) i nuovi Stati membri sono parte dei trattati istitutivi, l’adesione non può cambiare l’essenza dell’Unione, né essere occasione per rinegoziare i trattati istitutivi;
2) l’adesione deve essere progressiva cioè esiste un periodo transitorio per consentire ai nuovi Stati di inserirsi gradualmente nella realtà comunitaria;
3) l’adesione comporta l’accettare tutto ciò che normalmente si è soliti indicare con la sintetica espressione di acquis communautaire;
4) l’adesione comporta adattamenti istituzionali ma non di fondo che cambino cioè obiettivi e politiche dell’Unione.

Tutte le adesioni hanno lasciato inalterato l’assetto ed equilibrio istituzionale delineato dai sei Stati fondatori.
Recentemente si è posto il problema di delineare un assetto istituzionale e finanziario più in linea con le nuova dimensione assunta dal fenomeno comunitario.
Nell’arco di un decennio l’Unione potrebbe contare 28 Stati membri.
Bisogna pertanto procedere ad una riforma complessiva dell’assetto comunitario.

Nel 1999 è stato riconosciuto alla Turchia lo status di candidato all’adesione.
Malta ha ritirato la sua candidatura nel 1996, per poi riattivarla nel 1998 ed ha avviato dei negoziati di adesione nel febbraio 2000.

La domanda di adesione per la Svizzera è da considerarsi superata a seguito del referendum che ha bocciato l’adesione allo Spazio Economico Europeo.
I negoziati per l’adesione dell’Ungheria e della Polonia sono cominicati nell’aprile del 1998.
Mentre per la Bulgaria è stato dato avvio dei negoziati di adesione nel febbraio 2000.
I negoziati per le modalità di adesione dell’Estonia sono cominciati nell’aprile del 1998 mentre per la Lettonia nel 2000.
Per quanto riguarda la Romania nell’aprile del 1998 è iniziato un “esame analitico” per accelerare la preparazione ai negoziati. L’avvio dei negoziati di adesione è cominciato nel febbraio 2000.
I negoziati per le modalità di adesione della Repubblica Ceca sono cominciati nell’aprile del 1998.

ACUSE (Action committee for a United States of Europe – Comitato d’azione per gli Stati Uniti d’Europa)

Comitato istituito da Jean Monnet nel 1955 al termine del suo mandato come primo Presidente dell’Alta autorità CECA
Esso è formato da vari esponenti politici e sindacali degli allora sei Stati membri.
Il comitato costituisce un gruppo di pressione per lo sviluppo del processo di integrazione in ambito europeo.
In seguito all’istituzione della CEE e dell’Euratom, gli sforzi del Comitato furono rivolti soprattutto a creare le condizioni per un futuro allargamento delle Comunità.

ACP (African, Carribean, Pacific)

Paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico che, mediante gli accordi di associazione, sono legati alla Comunità Europea.
Tale convenzione prevede:
— il libero accesso al mercato comunitario dei prodotti originari di questi Stati;
— un meccanismo di stabilizzazione delle rendite delle esportazioni per alcuni prodotti agricoli;
— un meccanismo di stabilizzazione dei rendite delle attività minerarie;
— forme di collaborazione industriale, finanziaria e tecnica;
— finanziamento, mediante il FES, di programmi di natura sociale ed economica