Beneficium excussiònis (o òrdinis) [Beneficio di escussione; cfr. art. 1944 c.c.]

Beneficium dell’ epoca giustinianea, accordato al fideiussore
Il fideiussore poteva pretendere che il creditore dirigesse l’azione in primis contro il debitore principale.
Il fideiussore poteva paralizzare con una excèptio l’azione del creditore.
Questo poteva avvenire fino a che non si fosse agito in maniera escutiva nei confronti dei beni del debitore principale.
L’ordinamento civilistico vigente stabilisce che il fideiussore è obbligato in solido con il debitore principale.

Camillo (Marco Furio)

Generale romano (m. 365 a.C.), censore nel 403 a.C., cinque volte dittatore. Nel 396 conquistò la città etrusca di Veio e nel 390 liberò Roma dai Galli di Brenno che, dopo aver sconfitto l’esercito romano nella battaglia dell’Allia [vedi], saccheggiarono l’Urbe.
Secondo la tradizione, mentre si stava pesando l’oro del riscatto pronunziò la famosa frase “Roma non si salva con l’oro, ma col ferro”.
Livio, inoltre, ricorda che, dopo la distruzione di Roma da pare dei Galli, il discorso tenuto da (—) fu decisivo per convincere la plebe a non abbandonare la città per trasferirsi a Veio che era meglio fortificata. Pertanto egli fu detto il secondo fondatore di Roma.
Vinse poi Volsci, Equi ed Etruschi (389 a.C.).