Disciplina storica che studia l’ordinamento giuridico.
Essa va dalla crisi del diritto romano (secolo VI d.C.) all’avvento delle codificazioni (secolo XIX).
Tale disciplina comprende il millenario sviluppo del diritto nelle sue diverse partizioni (penale, civile, commerciale e amministrativo), la storia delle dottrine, della giurisprudenza, delle fonti di produzione e del pensiero giuridico.
A padova e a Pavia nacquero le prime cattedre della storia del diritto italiano nel 1857.
Categoria: Glossario
Test Acts (d. comp.)
Erano delle leggi di prova, approvate dal Parlamento inglese con lo scopo di condizionare l’accesso alle cariche pubbliche alla professione della religione di Stato.
Queste leggi vennero anche approvate dal parlamento scozzese e irlandese.
Essi vennero aboliti nel 1828.
Delle leggi simili furono elaborate dal Parlamento scozzese dopo la Riforma protestante e da quello irlandese nel 1704.
Umanesimo giuridico
Fenomeno dottrinario nato in Italia nel secolo XV per conseguenza del movimento umanistico. Dai giuristi il Corpus iuris civilis non venne più considerato diritto per eccellenza, e la sua auctoritas venne contestualizzata in un determinato contesto storico.
Secondo Hotman, l’ errore di Triboniano consisteva nell’aver manipolato il patrimonio classico, creando un’opera ibrida.
I giuristi umanisti criticavano il mos italicus e l’idea del diritto comune.
In sua vece venne proposto in Francia il diritto consuetudinario (droit coutumier).
I giuristi umanisti erano convinti che, per poter accedere allo studio del diritto, dovevano essere preparati in materie giuridiche e in altre discipline, come la storia e filologia.
L’atteggiamento comune agli umanisti fu di distacco nei confronti degli antichi testi..
Il Corpus iuris giustinianeo era semplicemente patrimonio culturale.
Università di Venezia (Ca’ Foscari)
Essa nasce nel 1868, con la Scuola superiore di commercio.
Essa permise lo studio delle discipline economiche e commerciali, delle lingue straniere occidentali e orientali.
Tra il 1923 ed il 1935, l’istruzione superiore italiana si trasformò.
Nel 1928 l’università dipese dal ministero dell’educazione nazionale.
Dopo il regime fascista e la fine della seconda guerra mondiale, Italo Siciliano nel 1953 si batté affinché l’ateneo divenisse istituzionalmente “università degli studi”.
Per questo nacque il corso di laurea in lingue e letterature orientali.
Nel 1979-80 nacque il corso di laurea in storia.
Successivamente ci si è rivolti a studi di urbanistica, per risolvere il problema del complesso rapporto con il territorio.