Consumismo

Modello comportamentale, sia individuale che collettivo, indicante la propensione al consumo (v.) di beni per appagare bisogni voluttuari rispetto ad altre basilari esigenze sociali (ad es. salute, istruzione ecc.).
Il consumismo è un fenomeno caratteristico delle economie sviluppate ed è spesso considerato come conseguenza dell’azione persuasiva esercitata da grossi complessi produttivi. Questi condizionano le preferenze dei consumatori attraverso la veicolazione di messaggi pubblicitari che associano alla scelta dei propri prodotti valori di richiamo per l’uomo contemporaneo (ad es. successo, prestanza fisica ecc.).
In questo contesto, poiché la domanda di taluni beni materiali raggiunge livelli di saturazione, i produttori cercheranno di reclamizzare nuovi prodotti o nuove versioni del bene già fabbricato in precedenza.
Di conseguenza, proseguendo lungo questa scia, i nuovi prodotti lanciati sul mercato finiranno col soddisfare sempre meno i consumatori.

Conto corrente postale

Servizio di bancoposta a cui l’utente può essere ammesso previa presentazione all’ufficio postale addetto di una apposita domanda di apertura di conto corrente. Il servizio si attua mediante incasso ed accreditamento, sul conto di ogni singolo correntista, di tutti i versamenti rispettivi, da chiunque eseguiti.
Nel servizio dei conti correnti postali è stato introdotto il servizio di commissione che consiste nel pagamento di premi assicurativi, di canoni di utenza di servizio pubblico, come il gas, la luce, il telefono, nonché tasse ed imposte varie, pagamento effettuato dall’ente poste dietro ordine del correntista. Il pagamento viene eseguito mediante postagiro o bollettini di c/c già predisposti dal beneficiario e premarcati.
Il saldo del conto corrente postale, a differenza di quello del conto corrente bancario, non può mai essere passivo in quanto la posta non assume la funzione ed il rischio di far credito al correntista

Contrattualismo

Scuola di pensiero che considera l’intervento pubblico nel settore economico come il frutto dell’accordo implicito tra i diversi gruppi sociali.
Tra i sostenitori del contrattualismo ve ne sono alcuni che legano l’accettazione dell’intervento statale a principi di natura costituzionale (v. Costituzionalismo economico), attraverso i quali si rinvia alla stipulazione implicita e libera di un contratto sociale. Altri, invece, valutano l’accettazione dell’intervento statale sulla base di principi etici (v. Economia del benessere).
Il principio contrattualista, nato dall’ipotesi di Hobbes e Locke sul contratto originale fra gli individui per la creazione di un ordinamento sociale, fu ripreso da Rawls (v.) per spiegare le modalità che avrebbe potuto determinare una uguale distribuzione della ricchezza.
In particolare Rawls suppose che gli individui effettuassero le proprie scelte condizionati dalla loro avversione al rischio (v.) e dalle scarse informazioni riguardo ai propri desideri e alle proprie capacità. Ciò li avrebbe spinti ad accordarsi fra di loro per ottenere una uguale distribuzione dei benefici derivanti dalle attività svolte dall’intera collettività.

Correlazione

In statistica grado di dipendenza lineare tra due variabili X e Y, per cui al variare di X varia anche Y e viceversa. La forza di tale legame si misura con il coefficiente di correlazione lineare (v). Si parla di correlazione multipla quando si vuole indicare la dipendenza di una variabile da più altre; di correlazione parziale per indicare la dipendenza di una variabile da un’altra al netto delle eventuali relazioni lineari esistenti tra le rimanenti.