Teoria comportamentale dell’impresa (Theory of Behavior)

Questa teoria è stata elaborata nel corso degli anni ’60 e ’70 e si pone l’obiettivo di mettere in evidenza le diverse variabili che influiscono sul processo decisionale di un’impresa.
Le precedenti teorie neoclassiche dell’impresa presupponevano un comportamento teso alla massimizzazione del profitto.
Secondo questa teoria l’impresa presenta una certa complessità e permette ad alcuni gruppi (interni ed esterni all’impresa stessa) di condizionare il processo decisionale.
L’impresa può solo assumere decisioni proceduralmente razionali cioè che tengano conto della limitata disponibilità di informazioni.
Essa è un corpo sociale speciale formato da individui (o più spesso gruppi di individui) che hanno obiettivi e aspettative diverse (e anche conflittuali) tra loro.
La dirigenza deve assumere decisioni soddisfacenti per tutti i membri dell’azienda anche se non ottimali da un punto di vista produttivo.

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