DECRETO LEGISLATIVO 28 giugno 2012, n. 111 Attuazione della direttiva 2009/20/CE recante norme sull’assicurazione degli armatori per i crediti marittimi.

Aggiornamento offerto dal dott. Domenico Cirasole direttore del sito giuridico http://www.gadit.it/

Gazzetta Ufficiale – Serie Generale n. 173 del 26-7-2012

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

Visti gli articoli 76 e 87 della Costituzione;
Visto il codice della navigazione approvato con regio decreto 30
marzo 1942, n. 327;
Vista la legge 23 dicembre 2009, n. 201, recante adesione della
Repubblica italiana al Protocollo di modifica della Convenzione del
1976 sulla limitazione della responsabilita’ in materia di crediti
marittimi, nonche’ delega al Governo per la sua attuazione;
Vista la direttiva 2009/20/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 23 aprile 2009, relativa all’obbligo di assicurazione
degli armatori per i crediti marittimi;
Vista la legge 15 dicembre 2011, n. 217, recante disposizioni per
l’adempimento degli obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia
alle Comunita’ europee – Legge comunitaria 2010, ed in particolare
l’articolo 18;
Visto il decreto legislativo 24 marzo 2011, n. 53, recante norme di
attuazione della direttiva 2009/16/CE concernente le norme
internazionali per la sicurezza delle navi, la prevenzione
dell’inquinamento e le condizioni di vita e di lavoro a bordo per le
navi che approdano nei porti comunitari e che navigano nelle acque
sotto la giurisdizione degli Stati membri;
Vista la preliminare deliberazione del Consiglio dei Ministri,
adottata nella riunione del 24 febbraio 2012;
Acquisiti i pareri delle competenti commissioni della Camera dei
deputati e del Senato della Repubblica;
Vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, adottata nella
riunione dell’11 maggio 2012;
Sulla proposta del Ministro per gli affari europei e del Ministro
delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con i Ministri
degli affari esteri, della giustizia e dell’economia e delle finanze;

E m a n a

il seguente decreto legislativo:

Art. 1

Finalita’

1. Il presente decreto introduce norme relative alla assicurazione
obbligatoria della responsabilita’ armatoriale per i crediti
marittimi di cui all’articolo 4.

Art. 2 Definizioni 1. Ai fini del presente decreto si intendono per: a) Convenzione del 1996: il testo consolidato della Convenzione del 1976 relativa alla limitazione della responsabilita’ per i crediti marittimi, adottata dall’Organizzazione marittima internazionale (IMO), come modificata dal Protocollo del 1996; b) armatore: la persona che figura quale proprietario della nave nel registro in cui la nave e’ iscritta o qualsiasi altro soggetto, persona fisica o giuridica, quale il conduttore a scafo nudo, che sia responsabile dell’esercizio di una nave adibita alla navigazione marittima; c) assicurazione: il contratto di assicurazione, con o senza franchigie avente per oggetto la copertura della responsabilita’ dell’armatore in relazione ai crediti di cui all’articolo 4.

Art. 3 Campo di applicazione 1. Il presente decreto si applica alle navi di bandiera italiana e alle navi di bandiera estera, di stazza lorda pari o superiore alle 300 tonnellate che entrano nei porti o transitano nelle acque territoriali italiane. 2. Il presente decreto non si applica alle navi militari e navi da guerra ed alle altre navi di proprieta’ dello Stato o delle quali lo Stato ha l’esercizio, impiegate, nel momento in cui il credito e’ sorto, per servizi governativi non commerciali.

Art. 4 Crediti ai quali si riferisce l’assicurazione della responsabilita’ 1. I crediti ai quali si riferisce l’assicurazione della responsabilita’ armatoriale sono i seguenti: a) crediti relativi a morte, lesioni personali, perdita o danni a beni, ivi inclusi danni ad opere portuali, bacini e canali navigabili ed agli ausili alla navigazione, che si verifichino a bordo o in connessione diretta con l’esercizio della nave o con le operazioni di salvataggio ed i conseguenti danni che ne derivino; b) crediti relativi a danni derivanti da ritardi nel trasporto marittimo di carico, passeggeri o del loro bagaglio; c) crediti relativi ad altri danni derivanti dalla violazione di diritti diversi dai diritti contrattuali, che si verifichino in connessione diretta con l’esercizio della nave o con le operazioni di salvataggio; d) crediti relativi al recupero, rimozione, demolizione o volti a rendere inoffensiva una nave che sia affondata, naufragata, incagliata o abbandonata, compresa ogni cosa che sia o sia stata a bordo di tale nave; e) crediti relativi alla rimozione, distruzione o volti a rendere inoffensivo il carico di una nave; f) crediti fatti valere da una persona diversa da quella responsabile, relativamente a provvedimenti presi al fine di prevenire o ridurre le conseguenze dannose degli eventi di cui alle lettere da a) ad e) e gli ulteriori danni causati da tali provvedimenti.

Art. 5

Crediti non compresi
nell’assicurazione della responsabilita’

1. I crediti non compresi nell’assicurazione della responsabilita’
sono i seguenti:
a) crediti relativi alle operazioni di salvataggio, ivi compresi
i crediti per compenso speciali di cui all’articolo 14 della
Convenzione sul salvataggio del 1989, se applicabili, o ai contributi
per avaria comune;
b) crediti relativi a danni per inquinamento da idrocarburi di
cui alla Convenzione internazionale sulla responsabilita’ civile per
i danni derivanti da inquinamento da idrocarburi, del 29 novembre
1969, come modificata dal Protocollo del 1992;
c) crediti soggetti a qualsiasi Convenzione internazionale o
legislazione nazionale che regoli o proibisca la limitazione della
responsabilita’ per danni nucleari;
d) crediti nei confronti del proprietario di una nave a
propulsione nucleare per danni nucleari;
e) crediti da parte dei preposti dell’armatore o del soccorritore
i cui compiti siano connessi alla nave o alle operazioni di
salvataggio, ivi inclusi i crediti dei loro eredi, successori
legittimi, o altre persone aventi diritto a presentare tali
rivendicazioni.

Art. 6

Assicurazione della responsabilita’ per i crediti marittimi

1. Le navi, sia di bandiera italiana che estera, rientranti nel
campo di applicazione del presente decreto, devono essere provviste
di copertura assicurativa della responsabilita’ in reazione ai
crediti marittimi di cui all’articolo 4.
2. L’esistenza della copertura assicurativa e’ comprovata da uno o
piu’ certificati rilasciati dal soggetto erogatore della garanzia e
presenti a bordo della nave.
3. L’importo globale dell’assicurazione per la nave oggetto della
copertura, per evento, e’ pari alla somma dei limiti di cui agli
articoli 7 e 8.

Art. 7

Limiti generali

1. I limiti della responsabilita’ armatoriale in relazione a
crediti diversi da quelli elencati nell’articolo 8, derivanti dallo
stesso evento, sono calcolati come segue:
a) per la responsabilita’ relativa a morte o lesioni personali:
1) nave di tonnellaggio non superiore alle 2.000 tonnellate:
2.000.000 diritti speciali di prelievo;
2) nave di tonnellaggio superiore alle 2.000 tonnellate:
2.000.000 diritti speciali di prelievo a cui sono sommate 800 diritti
speciali di prelievo per ogni tonnellata dalle 2.001 alle 30.000
tonnellate; 600 diritti speciali di prelievo per ogni tonnellata
dalle 30.001 alle 70.000 tonnellate, 400 diritti speciali di prelievo
per ogni tonnellata superiore alle 70.000 tonnellate;
b) per la responsabilita’ in relazione ad ogni altro credito:
1) nave di tonnellaggio non superiore alle 2.000 tonnellate:
1.000.000 diritti speciali di prelievo;
2) una nave di tonnellaggio superiore alle 2.000 tonnellate:
1.000.000 diritti speciali di prelievo a cui sono sommate 400 diritti
speciali di prelievo per ogni tonnellata dalle 2.001 alle 30.000
tonnellate; 300 diritti speciali di prelievo per ogni tonnellata
dalle 30.001 alle 70.000 tonnellate, e 200 diritti speciali di
prelievo per ogni tonnellata superiore alle 70.000 tonnellate.
2. Qualora l’ammontare calcolato in conformita’ al comma 1, lettera
a), sia insufficiente a saldare interamente i crediti ivi previsti,
l’ammontare calcolato in conformita’ al comma 1, lettera b), sara’
disponibile per il pagamento della rimanenza non saldata delle
rivendicazioni di cui al comma 1, lettera a), e tale rimanenza non
saldata concorrera’ ai crediti di cui al comma 1, lettera b).
3. Ai fini del presente decreto, il tonnellaggio della nave
consiste nella stazza lorda calcolata conformemente alle norme
relative alla stazzatura contenute nell’allegato 1 della convenzione
internazionale di Londra del 23 giugno 1969 sulla stazzatura delle
navi.

Art. 8 Limite della responsabilita’ per i crediti dei passeggeri 1. Per la responsabilita’ relativa a crediti derivanti da un singolo evento e sorti in relazione alla morte o a lesioni personali di passeggeri di una nave, il limite della responsabilita’ del proprietario della nave e’ pari ad un ammontare di 175.000 diritti speciali di prelievo moltiplicato per il numero di passeggeri che la nave e’ autorizzata a trasportare in base al certificato della nave. 2. Ai fini del presente articolo per crediti relativi alla morte o a lesioni personali arrecate ai passeggeri di una nave si intende ogni credito presentato da qualsiasi persona, o da parte di qualsiasi persona, trasportata da tale nave in base ad un contratto di trasporto di passeggero ovvero chi, con il consenso del vettore, accompagna un veicolo o animali vivi che sono coperti da un contratto per il trasporto di merci.

Art. 9 Diritto speciale di prelievo 1. Il diritto speciale di prelievo di cui agli articoli 7 e 8 e’ l’unita’ di conto del Fondo monetario internazionale come attestata dal Ministero dell’economia e delle finanze alla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo.

Art. 10

Certificati di assicurazione

1. I certificati di assicurazione devono contenere le informazioni
seguenti:
a) denominazione della nave, numero IMO e porto di
immatricolazione;
b) nome e luogo della sede principale dell’armatore;
c) tipo e durata dell’assicurazione;
d) denominazione e sede principale del soggetto che fornisce
l’assicurazione e luogo nel quale e’ stato sottoscritto il contratto
di assicurazione.
2. I certificati di assicurazione devono essere redatti o in lingua
inglese, o in francese o in spagnolo e, qualora redatti in lingua
diversa, devono contenere una traduzione certificata in una delle
predette lingue.
3. La trasmissione dei certificati alle autorita’ marittime
competenti per l’espletamento dei controlli dello Stato di approdo,
da parte delle navi che entrano nei porti o transitano nelle acque
territoriali italiane, dovra’ avvenire in formato cartaceo o
elettronico con le modalita’ previste dal decreto legislativo 24
marzo 2011, n. 53.

Art. 11

Sanzioni

1. In caso di violazione degli obblighi derivanti dal presente
decreto si assumono le misure di fermo e di espulsione, secondo la
disciplina prevista dalle procedure di controllo del decreto
legislativo 24 marzo 2011, n. 53, e la sanzione amministrativa
pecuniaria di cui al comma 1 dell’articolo 29 del citato decreto.

Art. 12 Disposizioni di coordinamento 1. Al primo comma dell’articolo 275 del codice della navigazione, dopo le parole: «l’armatore» sono inserite le seguenti: «di una nave di stazza lorda inferiore alle 300 tonnellate». 2. Ai fini dell’applicazione del presente decreto, sono fatte salve le specifiche disposizioni in materia assicurativa previste dalle seguenti disposizioni: a) Convenzione internazionale sulla responsabilita’ civile per i danni derivanti da inquinamento da idrocarburi, CLC ’92, firmata a Londra il 27 novembre 1992, di cui alla legge 27 maggio 1999, n. 177; b) Convenzione sulla responsabilita’ civile per i danni dovuti a inquinamento da combustibile delle navi, Bunker ’01, firmata a Londra il 23 marzo 2001, di cui alla legge 1° febbraio 2010, n. 19; c) regolamento (CE) n. 392/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 23 aprile 2009, relativo alla responsabilita’ dei vettori che trasportano passeggeri via mare in caso di incidente. 3. Non sono applicabili alla assicurazione della responsabilita’ di cui al presente decreto, le disposizioni previste dai seguenti articoli 514, 527 e 538 del codice della navigazione.

Art. 13 Disposizioni finanziarie 1. Dall’attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. 2. Le amministrazioni interessate provvedono all’adempimento dei compiti derivanti dal presente decreto con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. Il presente decreto, munito del sigillo dello Stato, sara’ inserito nella Raccolta ufficiale degli atti normativi della repubblica italiana. E’ fatto obbligo a chiunque spetti di osservarlo e di farlo osservare: Dato a Roma, addi’ 28 giugno 2012 NAPOLITANO Monti, Presidente del Consiglio dei Ministri e Ministro dell’economia e delle finanze Moavero Milanesi, Ministro per gli affari europei Passera, Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Terzi di Sant’Agata, Ministro degli affari esteri Severino, Ministro della giustizia Visto, il Guardasigilli: Severino

Testo non ufficiale. La sola stampa del bollettino ufficiale ha carattere legale.

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