Gli appalti pubblici dovrebbero essere assegnati, per garantire un’effettiva parità di accesso e di trattamento alle imprese comunitarie, in maniera equa e trasparente.
La materia degli appalti pubblici è stata suddivisa in quattro settori:
1) appalto pubblico di forniture cioè un contratto per le forniture di beni o prestazioni periodiche continuative contemporaneamente alla manodopera ;
2) appalto di lavori pubblici cioè con la produzione di un nuovo bene materiale, restauro o trasformazione dello stesso;
3) appalto nei settori cosiddetti esclusi cioè nel campo dei trasporti, energia, acqua, telecomunicazioni ecc.
4) appalto pubblico di servizi cioè di prestazioni di servizi ed utilità, non lavorazioni o trasformazione di materiale.
Due atti successivi, cercano di assicurare ai privati imprenditori una soglia minima di protezione durante le procedure di assegnazione.
ovviamente le direttive comunitarie disciplinano gli appalti di importo superiore una determinata soglia cioè i contratti di rilevanza comunitaria.
I i contratti infracomunitari non superano la soglia di cui si diceva pertanto sono disciplinati da fonti normative nazionali.
Per permettere la partecipazione di imprese del territorio all’aggiudicazione, si fa molta pubblicità alle gare di appalto, sia con la pubblicazione del bando di gara e dell’esito della gara sulla Gazzetta Ufficiale delle Comunità Europee, sia dando dei rimedi minimi in caso di violazione.
Sono state stabilite nuove soglie per gli appalti di rilevanza comunitaria